Ogni serie ha il suo pubblico e la sua funzione. Su Netflix possiamo alternare serate di suspense con la seconda stagione Gioco dei calamari e quelli romantici con la sesta stagione di fiume vergine. Ed è ovvio che le aspettative per questi due programmi siano molto diverse, che si tratti di realismo o di recitazione. fiume vergineuna fiction romantica che ci scalda il cuore da sei stagioni, non vuole essere realistica ma leggera e affascinante, con un pizzico di colpi di scena, per abbonati dal cuore tenero. Una missione compiuta nuovamente nell’ultima stagione, in particolare grazie al matrimonio di Mel e Jack. Ma se i requisiti relativi fiume vergine sono relativi, c’è ancora un elemento che comincia a rovinare il nostro piacere…
fiume vergine : questa trama conferma che questo personaggio non ha credibilità
Se il personaggio di Hope, interpretato da Annette O’Toole, mira a colpirci regolarmente nel sistema con il suo autoritarismo e la sua brutta abitudine di farsi coinvolgere in tutto, il gioco dell’attrice Annette O’Toole, che intenzionalmente esagera con il mandato principale agenti, alla fine ci hanno lasciato ormeggiare. Il problema opposto è quello del personaggio di Brie (Zibby Allen): la sorella di Jack è nata per diventare gradualmente un personaggio importante, ma alla fine è lui il più fastidioso. Già con le sue montagne di incertezze: Brady o Mike? Mike o Brady? Dopo tre stagioni di esitazioni, è giunto il momento di scegliere! Quello che all’inizio era un interessante triangolo amoroso diventa decisamente noioso, con il personaggio di Brie che gira completamente in tondo nelle sue trame. Non siamo lontani dal sperare che non scelga nessuno per abbreviare la nostra sofferenza. Ma se non altro, quello era l’unico problema… Era da un po’ che non riuscivamo a immaginare Brie come avvocato: quando e dove lavora? È pazzesco tutto questo tempo libero. Ma nella sesta stagione, la (ri)scopriamo in tribunale dove difende Preacher durante il processo. E poi crolla il piccolo mito rimasto…
fiume vergine : Netflix, per favore aiuta Zibby Allen
Durante il processo si rivela ancora peggio avvocato che compagna! Lei perde la parola davanti al giudice, lascia passare una registrazione che tuttavia era nel fascicolo (la spiegazione? Era nella versione digitale e non cartacea. Nel 2024, gli avvocati non sanno usare il computer?!) , si lascia continuamente sorprendere dalle testimonianze o dalle parole del pubblico ministero… Un processo-farsa che, anche per fiume vergine da cui non ci aspettiamo un grande realismo giudiziario, è stato doloroso seguirlo e osservarlo. Il tutto è purtroppo accentuato dalla recitazione estremamente limitata dell’attrice Zibby Allen. La giovane donna ha alternato due espressioni per quattro stagioni: bocca aperta, occhi stupiti e sopracciglia aggrottate, oppure un sorriso sciocco. Quindi, per favore, per la stagione 7, Netflix, trovagli un allenatore o dagli qualcosa con cui giocare, ma incrociamo le dita per avere finalmente un po’ di credibilità.