CATTURA D’ECRAN/MEZZOGIORNO/M6
David Salles, Marie Lanchas, Lucas Pennetier e Meylie Vignaud-PilarskiI in “I nostri migliori anni” su M6.
INTRATTENIMENTO – Successo Scene domestiche et Con la famiglia può sembrare complicato. Inoltre, M6 ha deciso di provare a combinare i due aggiungendo una piccola dose di viaggio nel tempo I nostri anni migliorinuova breve fiction che gli spettatori potranno scoprire a partire da questo sabato 7 dicembre alle 20:25. In programma: brevi schizzi che descrivono la vita quotidiana di una famiglia media francese. Con una specificità, si svolge in tre epoche diverse.
La serie comica I nostri anni migliori segue la vita, per un periodo di circa 50 anni, di Françoise soprannominata “Fanchoune”. Da adolescente, negli anni ’70, viveva con i suoi genitori Georges e Denise e con suo fratello Michel. La giovane donna, spinta dallo slancio del maggio 68, cerca di condurre una piccola rivoluzione nel salotto di famiglia. I suoi genitori, un po’ bloccati nel loro tempo, hanno difficoltà a starle dietro.
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La ritroviamo poi negli anni ’90, accanto al marito Richard e al loro unico figlio Christophe, che diventa agente amministrativo di una compagnia aerea e continua ad impegnarsi più che mai. Infine, “Fanchoune” è ancora lì negli anni ’20. Christophe, diventato parrucchiere, ha una relazione con Leila, un’agente di polizia. Vivono con le loro tre figlie, le due maggiori avute da precedenti unioni. Diventata nonna, Françoise non esita a continuare a dire quello che pensa.
Indietro nel tempo in “I nostri migliori anni”
Per il suo nuovo tablet umoristico, M6 ha giocato (completamente) la carta della nostalgia. Obiettivo: attirare il maggior numero possibile di spettatori. Per fare questo, gli sceneggiatori si sono concentrati su tutte le specificità delle diverse epoche, senza privarsi di quelle più cliché. Negli anni Settanta, ad esempio, Denise ovviamente non lavorava, restava a casa a pulire e cucinare. I genitori sono molto orgogliosi che il loro figlio abbia “finalmente” iniziato a fumare sigarette. La cintura di sicurezza è più che facoltativa, è pericolosa.
Negli anni ’90 il discorso sulla sessualità adolescenziale era più libero. L’uguaglianza comincia a trovare posto nelle case. Al giorno d’oggi la tecnologia è onnipresente, i genitori sono iperprotettivi nei confronti dei propri figli, l’ecologia è un argomento di discussione nei salotti e le famiglie miste sono meno stigmatizzate.
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Questo desiderio di immergere gli spettatori (o gli spettatori più giovani) nel passato è accompagnato da numerosi riferimenti visivi. Decorazione d’interni molto marcata: carta da parati, mobili in formica, stoviglie datate, colletti a paletta o gonne a pieghe, contro permanenti e abiti a fantasia fluorescente.
La nuova narrativa breve su M6
I nostri anni migliori inizia quindi alle 20:25 di questo sabato 7 dicembre su M6. Nel casting, gli spettatori troveranno David Salles, Marie Lanchas, Agnès Miguras, Jean-François Cayrey, Loïc Legendre e persino Nadia Roz. Attori che intervengono in due delle tre epoche, esclusi ovviamente i genitori del 2024. Per fare questo, come precisa M6 in un comunicato stampa, gli attori non sono stati invecchiati con trucco o protesi, ma attraverso un processo di intelligenza artificiale che aggiunge loro le rughe digitalmente.
La scelta di un ritorno al passato che consenta di seguire il destino di uno stesso clan per più generazioni non è nuova alla televisione francese. Su TF1, te lo prometto (Adattamento francese della serie americana Questi siamo noi) lo avevo già provato. M6 cercherà a sua volta di convincere, questa volta attraverso il prisma dell’umorismo e del formato corto. Possiamo solo sperare che gli spettatori possano riconoscersi, se non in tutte e tre, almeno in una sola delle famiglie rappresentate.
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