L’evento che si apre martedì 22 ottobre riunisce una ventina di leader stranieri, tra cui i presidenti cinese, iraniano, turco e il primo ministro indiano. Il blocco dei paesi intende pensare a un ordine “mondiale multipolare”.
La Russia e i suoi alleati emergenti hanno voce in capitolo contro l’Occidente… Almeno questo è ciò che Vladimir Putin vuole provare a dimostrare. Da martedì 22 a giovedì 24 ottobre, il presidente russo accoglierà una ventina di leader stranieri, alleati o partner, per il vertice annuale dei Brics. Il Cremlino vuole vedere questa alleanza di Paesi emergenti competere”egemonia» occidentale.
Il vertice dei BRICS, che si tiene a Kazan, nella Russia centrale, avviene mentre Mosca guadagna terreno militare in Ucraina e stringe strette alleanze con i maggiori avversari degli Stati Uniti: Cina, Iran e Corea del Nord. Il Cremlino è orgoglioso dell’organizzazione “l’evento diplomatico più importante mai organizzato in Russia”, un affronto all’Occidente che dovrebbe dimostrare il fallimento della sua politica di isolamento contro Vladimir Putin dopo l’offensiva contro l’Ucraina del febbraio 2022.
Nel centro della città di Kazan, sulle rive del Volga, le misure di sicurezza sono state notevolmente rafforzate, hanno notato i giornalisti dell’AFP. I residenti sono invitati a rimanere a casa, hanno riferito i media locali. La città, situata a mille chilometri dal confine ucraino, ha subito più volte attacchi di droni provenienti dall’Ucraina e mirati a siti industriali legati all’esercito.
Xi, Modi, Erdogan…
Vladimir Putin deve iniziare martedì una maratona di una quindicina di incontri bilaterali previsti da qui a giovedì, secondo il Cremlino. Segno dell’importanza della svolta strategica presa da Mosca verso l’Asia, il padrone del Cremlino si scambierà il primo giorno del vertice con il suo alleato cinese Xi Jinping, la cui partenza per la Russia è stata confermata dall’agenzia ufficiale cinese questo martedì mattina .
Vladimir Putin incontrerà poi il primo ministro indiano Narendra Modi durante una cena nel municipio di Kazan, secondo il Cremlino. Il capo di Stato russo incontrerà mercoledì il presidente turco Recep Tayyip Erdogan – il cui Paese, membro della NATO, ha chiesto di aderire ai BRICS – e il presidente iraniano Massoud Pezeshkian. Prima di proseguire giovedì con l’attesissimo faccia a faccia con il segretario generale dell’ONU, António Guterres, il primo tra i due dall’aprile 2022.
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, da parte sua, ha annullato il suo viaggio di domenica e parlerà in videoconferenza, secondo quanto riferito dalla presidenza brasiliana. Lunedì, durante un colloquio telefonico con un membro del suo partito che ha trasmesso lo scambio sui social network, il capo dello Stato brasiliano ha spiegato di soffrire di mal di testa in seguito a un incidente domestico. “grave”.
Oltre al conflitto in Ucraina bisogna menzionare l’escalation delle tensioni in Medio Oriente e il futuro sviluppo di un sistema di pagamento internazionale che dovrebbe competere con Swift, dal quale le banche russe sono state in gran parte escluse dopo l’invasione dell’Ucraina. Anche Vladimir Putin parlerà giovedì in una conferenza stampa al termine del vertice.
“Mondo multipolare”
Questo vertice dei Brics “mira a dimostrare che la Russia non solo è lungi dall’essere isolata, ma ha anche partner e alleati”, – sottolinea l’analista politico russo Konstantin Kalachev.
Bersagliato da un mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale nel marzo 2023 a causa della deportazione di bambini ucraini, di cui Kiev accusa Mosca, Vladimir Putin è limitato nei suoi viaggi all’estero. Per questo incontro casalingo, il Cremlino giudica «cruciale» per dimostrarlo“C’è un’alternativa alla pressione occidentale […] e che il mondo multipolare è una realtà”, Selon Konstantin Kalatchev.
Mosca presenta il suo attacco all’Ucraina non come una guerra di conquista, nonostante le sue nuove annessioni rivendicate delle regioni ucraine dopo quella della Crimea nel 2014, ma come un conflitto provocato dall’egemonismo americano. Per gli occidentali e per il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, la Russia è al contrario in una logica di dominio dei suoi vicini e cerca di imporre la legge del più forte su scala internazionale.
Composto da quattro membri (Brasile, Russia, India, Cina) al momento della sua creazione nel 2009, il blocco Brics si è unito al Sudafrica nel 2010, prendendo così il nome dalle iniziali inglesi di questi stati. Quest’anno si sono aggiunti quattro paesi (Etiopia, Iran, Egitto ed Emirati Arabi Uniti).
L’unico lato negativo è l’assenza a Kazan del principe ereditario Mohammed bin Salman, leader de facto dell’Arabia Saudita, che alimenta speculazioni su possibili disaccordi tra i due pesi massimi dell’energia mondiale.