Se segui le nostre notizie, probabilmente sei a conoscenza di un problema con i moderni SSD: il consumo. Infatti, con l’aumento dei data rate, i controller sono molto stressati e quindi i chip si surriscaldano enormemente. E Phison, uno dei principali fornitori di controller, ha appena annunciato una possibile soluzione: il suo nuovo controller entry-level è inciso a 7 nm, contro i 12 nm dei precedenti.
Un controller per la fascia media
L’E31T è un controller che si rivolge al grande pubblico e alla fascia media, e questo è visibile in diversi punti. Innanzitutto, si accontenta di un singolo core ARM Cortex R5, mentre le varianti di fascia alta ne hanno due o tre.
In secondo luogo, non include la RAM per la gestione dei dati, il che può portare a velocità meno costanti nel tempo. Come promemoria, la RAM negli SSD non viene utilizzata come memoria cache come negli HDD, ma memorizza la tabella di corrispondenza che fa il collegamento tra la posizione logica dei dati (quella vista dal sistema operativo) e la posizione fisica. Senza questa tabella, che di solito ha una capacità di 1 GB per TB di dati, alcuni accessi potrebbero essere più lenti. Controllori ” Senza DRAM » può utilizzare parte della RAM del computer (qualche decina di megabyte) ma non tutti i sistemi supportano questa funzione.
I nuovi SSD PCIe 5.0 hanno un problema di consumo energetico
Infine, gestisce la memoria su meno canali rispetto ad altri controller. Come i precedenti controller entry-level, funziona solo su quattro canali, quando i modelli di fascia alta ne utilizzano otto.
Un controller potente lo stesso
Eppure, l’E31T è pubblicizzato con prestazioni eccellenti. Il primo motivo è che se gestisce meno canali rispetto ai modelli di fascia alta, la memoria che utilizzerà è più veloce: a priori memoria a 3.200 megabit/s in teoria, rispetto ai 1.600 o 2.400 Mb/s delle generazioni precedenti. Poi, soprattutto, perché passa attraverso una connessione PCI-Express 5.0. In pratica, Phison annuncia velocità di 10,8 GB/s in lettura e scrittura, che vanno chiaramente oltre i modelli PCI-Express 4.0. Il vecchio standard infatti consente al massimo circa 7,4 GB/s. È certamente inferiore ai 14 GB/s dell’E26 (un controller di fascia alta), ma è comunque molto impressionante.
E come spiegato in apertura, è soprattutto il primo controller Phison inciso a 7 nm. Il passaggio da 12 nm a 7 nm e la relativa semplicità del controller dovrebbero ridurre significativamente le preoccupazioni relative al riscaldamento degli SSD PCI-Express 5.0. E non è un male: i pochi modelli disponibili incorporano o ventilazione attiva o dissipatori abbastanza grandi, il tutto per evitare una drastica riduzione delle prestazioni sotto carico.
Apple ha un grande vantaggio
In questo ambito le scelte di Apple sono atipiche, ma efficaci. Infatti, il controller è integrato nel chip T2 (sugli ultimi Mac Intel) o nei sistemi M1 o M2 su chip (e Axe su iPhone e iPad). Questa scelta limita la scalabilità, ma riduce anche i problemi di consumo energetico. Innanzitutto perché i chip in questione sono ben raffreddati (contemporaneamente alla CPU), poi perché Apple incide i suoi chip in 5 nm e presto in 3 nm. Non ci resta che attendere che l’azienda decida di aggiungere il supporto per PCI-Express 5.0 in un futuro M3 o M3 Pro…
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