Sequestri e consumo di droga in aumento:
Come dimostra platealmente l’OFDT, la maggior parte degli indicatori relativi alla droga sono in costante aumento: se il giro d’affari del narcotraffico può essere stimato tra i 3,5 e i 6 miliardi di euro[1]tale importo è ancora inferiore secondo l’OFDT alle conseguenze sulla comunità di queste dipendenze con un costo sociale stimato nel 2023 (per l’anno 2019) in 7,7 miliardi di euro[2].
Quel che è peggio, i dati principali mostrano un aumento della sperimentazione e dei consumi:
L’OFDT rileva quindi che, per quanto riguarda la cannabis, il tasso di sperimentazione raggiunge il 50,4% (almeno 1 utilizzo nella vita per gli 11-75enni) nel 2023, con un aumento di +3,1 punti rispetto al 2021. D’altra parte, il numero degli utenti sembra “stagnare” intorno all’11%, ovvero al 10,8% nel 2023 rispetto all’11% nel 2017 e 10,6% nel 2021 e nel 2014.
Per quanto riguarda le altre droghe (comprese le droghe pesanti), la sperimentazione aumenterà in modo significativo nel 2023 al 14,6% della popolazione rispetto al 9,8% del 2017 (cioè +4,8 punti), mentre anche i consumatori nell’anno sono aumentati in modo significativo, ovvero il 3,9% rispetto a 2,3% nel 2017 (+1,6 punti).
Significative, invece, in valore assoluto, le popolazioni consumatrici: per la cannabis, 21 milioni di consumatori, di cui 5 milioni di consumatori durante l’anno e 1,4 milioni di consumatori abituali, di cui 900.000 giornalieri. Per la cocaina ci sono 3,7 milioni di sperimentatori, di cui 1,1 milioni di consumatori all’anno. Per l’ecstasy/MDMA ci sono 3,2 milioni di sperimentatori all’anno, di cui 750.000 consumatori, mentre per l’eroina abbiamo solo sperimentatori, cioè 850.000 all’anno. Considerando l’insieme delle sostanze che creano dipendenza, i consumatori durante l’anno (occasionali o regolari) rappresentano ancora nel 2023 circa 6,85 milioni di persone (anche se queste popolazioni a seconda dei prodotti possono essere le stesse), che rappresenta quasi il 13,1% della popolazione totale considerati (11-75 anni, ovvero 52,1 milioni di persone) escludendo i consumatori abituali di eroina[3].
Se guardiamo ora ai sequestri effettuati dalle autorità pubbliche, anche i dati sono illustrativi:
-
Per la cannabis, i sequestri di foglie di cannabis sono aumentati da 4,5 tonnellate nel 2010 a 37,7 tonnellate nel 2023. I sequestri di resina sono aumentati del 65% nello stesso periodo, da 52,7 tonnellate a 87 tonnellate.
-
Per l’eroina e gli oppioidi, i sequestri tra il 2010 e il 2023 sono costanti a 1,1 tonnellate, in particolare in connessione con il calo della produzione globale del 73% legato alla messa al bando di questa cultura in Afghanistan da parte del regime talebano. I prezzi però scendono, arrivando a 28 euro nel 2023 contro i 35 euro di media del 2011, anche se il contenuto di principi attivi è aumentato nel periodo dal 10 al 16%.
-
Per la cocaina, invece, la domanda esplode e con essa i sequestri: si passa da 4,1 tonnellate sequestrate nel 2010 a 23,2 tonnellate nel 2023 e 47 tonnellate nel 2024 nei primi 11 mesi dell’anno… questo aumento è parallelo alla produzione globale passando da 1.134 tonnellate nel 2010 a quasi 2.700 tonnellate nel 2022. Anche la cocaina viene venduta di più più puro poiché la sua purezza media aumenta dal 46% nel 2011 al 73% nel 2023 mentre il suo prezzo rimane stabile (passando da 60 € a 66 € nel periodo).
Un continuum sicurezza/giustizia per quanto riguarda il traffico di droga che viene gradualmente creato:
Mentre finora la risposta repressiva e penale è stata relativamente divisa tra i servizi investigativi e il trattamento giudiziario dei casi, Sembra che si stia realizzando una concordanza tra i ministeri con l’arrivo all’interno del governo Bayrou di due personalità con forti profili di sicurezza Bruno Retailleau colloca Beauvau, incarico che già occupava nel precedente governo Barnier e Gerald Darmanin al Ministero della Giustizia dopo essere stato egli stesso Ministro dell’Interno nei precedenti 4 anni, da luglio 2020 a settembre 2024.
In particolare, il ministro della Giustizia ha annunciato di voler isolare i “100 maggiori trafficanti di droga” in “un carcere di massima sicurezza” entro l’estate. “Prenderemo una prigione francese, la svuoteremo delle persone che sono lì e la metteremo, poiché la avremo totalmente isolata, totalmente sicura con agenti carcerari particolarmente formati e anonimizzati” i “100 più grandi centri antidroga” trafficanti“, come riportato da France Info[4].
Da parte sua, il ministro degli Interni ha annunciato la creazione di una cellula di intelligence portuale appositamente dedicata al porto di Le Havre (una CROSS (cellula di intelligence operativa sui narcotici)[5]) con ulteriore personale di polizia e gendarmeria e due analisti doganali[6] della DNRED (Direzione Nazionale delle Investigazioni e delle Investigazioni Doganali). La città è un punto di ingresso molto importante per la droga in Francia con quasi il 78% del numero di sequestri di droga, per volumi di quasi 13 tonnellate.
Ricordiamo però che molti elementi sono ancora attesi:
-
Da un lato dopo il rapporto 2022 sulla lotta alla droga pubblicato nel marzo 2023[7]nessuna nuova pubblicazione di questo tipo è stata effettuata dal Ministero dell’Interno per documentare il proprio operato nei confronti del pubblico;
-
D’altro canto, le linee d’azione pubblicate da MILADECA (missione interministeriale per combattere i comportamenti di dipendenza) nella sua strategia interministeriale di lotta ai comportamenti di dipendenza 2023-2027[8] rimangono ancora incompiuti[9]. In particolare un nuovo piano nazionale per la lotta alla droga, ancora inedito.
Infine, è necessario sottolineare la volontà dei poteri pubblici di agire a lungo termine dopo il discorso congiunto Retailleau/Migaud a Marsiglia lo scorso novembre. Durante questa visita, infatti, lo hanno annunciato i ministri della Giustizia e dell’Interno[10] :
-
La volontà di creare a lungo termine una Procura nazionale antinarcotici (PNAST); in primo luogo rafforzando del 40% le squadre che collaborano con la Procura di Parigi contro la criminalità organizzata (il provvedimento è necessariamente sospeso in attesa delle decisioni finali sul bilancio 2025);
-
L’istituzione di un’unità di coordinamento nazionale responsabile di fare il punto sulle minacce, definire una strategia operativa e attuarla presso la Cancelleria;
-
Garantire il lavoro degli investigatori con l’installazione di una cassaforte il cui contenuto non verrebbe divulgato alle indagini e che consentirebbe agli investigatori di non rivelare le loro tecniche alla difesa;
-
L’istituzione di uno status specifico per i “pentiti” rafforzato sul modello italiano;
-
“Rendere obbligatoria l’apertura di un’indagine patrimoniale nei casi di droga”, ma anche “invertire l’onere della prova” creando “un’ingiunzione per giustificare risorse inspiegabili”. “Stai guidando un motore grosso? Molto bene, (…) dateci la prova del finanziamento di questa acquisizione”, spiegava il ministro dell’Interno in novembre. Ciò dovrebbe comportare la cooperazione del sistema giudiziario per “colpire i criminali nel portafoglio rafforzando le possibilità di sequestro e di confisca giudiziaria in modo che la criminalità, e in particolare la criminalità organizzata, non paghi” disse allora Didier Migaud “Dobbiamo dare ai prefetti il potere di chiudere le imprese di riciclaggio” e “il delinquente trafficante deve poter essere sfrattato dal suo alloggio” ha aggiunto il ministro dell’Interno.
Conclusione:
Le statistiche relative al traffico e al consumo di droga sono in costante aumento. La sicurezza e la risposta penale devono adattarsi a questa nuova situazione. I profili dei ministri dell’Interno e della Giustizia e le loro prime proposte suggeriscono la possibile istituzione di un vero e proprio continuum polizia/giustizia nella lotta alla criminalità organizzata e soprattutto per quanto riguarda il traffico di droga. Affinché ciò avvenga, la squadra presente deve disporre di un margine di manovra politico e di bilancio per poter portare avanti il proprio impegno coordinando adeguatamente l’azione dei due ministeri, definire una strategia comune per combattere il traffico di droga e perseguire gli impegni delineati. da parte del governo precedente che deve acquisire slancio. Ricordate che è necessaria una maggiore selettività delle carceri[11] per isolare veramente i più grandi trafficanti di droga dalle loro reti. L’idea di un carcere speciale di massima sicurezza in questa zona costituisce un’ottima proposta, se poi anche l’ambiente delle guardie carcerarie che vi lavorano sia sicuro (per evitare pressioni e corruzione). In ogni caso, 3 punti dovrebbero andare avanti in parallelo:
-
Una revisione della mappa della dislocazione delle forze di polizia e di gendarmeria come richiesto dalla Corte dei Conti, al fine di disporre di forze adeguate a seconda della natura del territorio (rurale o urbano, anche rurale). Sappiamo come sta crescendo il traffico di droga, soprattutto nelle zone rurali.[12].
-
Dal lato della giustizia, è necessaria una strategia agile per compensare la lentezza nell’implementazione dei programmi di costruzione carceraria. In questa prospettiva occorre mettere in campo mezzi alternativi e di emergenza per “accogliere” la popolazione criminale che l’aumento della lotta al narcotraffico dovrebbe indurre. Pensiamo in particolare allo sviluppo di capacità leggere e modulari (spazi prefabbricati, adattati trasformati) per accogliere la popolazione meno pericolosa tradizionalmente collocata nei QA/MA (centri di detenzione e centri di custodia cautelare) e che sono attualmente presenti all’interno del parco carcere con il maggiore propensione al sovraffollamento. Abbiamo anche proposto che le capacità penitenziarie siano implementate su basi militari riunendo il Ministero della Difesa e quello della Giustizia e i loro due operatori immobiliari specializzati.[13].
-
Infine, sarà necessario sviluppare anche la risposta medica per il trattamento delle dipendenze dei consumatori, in collaborazione con il Ministero della Salute. Si tratta di un settore importante se vogliamo lottare efficacemente contro l’aumento della domanda di farmaci a livello nazionale.
[1] https://www.actu-juridique.fr/justice/le-narcotrafic-en-france-35-a-6-milliards-de-chiffre-daffaires/ così come la relazione del Senato Far uscire la Francia dalla trappola del narcotraffico7 maggio 2024, pag.45. https://www.senat.fr/rap/r23-588-1/r23-588-1.pdf#page=45
[2]https://www.ofdt.fr/sites/ofdt/files/2025-01/dacc_2024.pdf, così come OFDT, Il costo sociale della droga nel 2019Luglio 2023.
[3] Nel 2021 l’OFDT ha segnalato 130.000 consumatori al mese, vedi https://www.ofdt.fr/heroine-et-opioides-synthese-des-connaissances-1729
[4] https://www.francetvinfo.fr/societe/drogue/un-record-de-47-tonnes-de-cocaine-ont-ete-saisies-sur-les-onze-premiers-mois-de-2024-annonce- bruno-retailleau_7011674.html
[5] Le CROCI sono sostenute dalle filiali territoriali dell’OFAST vedi ordinanza del 27 dicembre 2019 creazione filiali e distaccamenti dell’OFAST https://www.legifrance.gouv.fr/jorf/id/JORFTEXT000039683333
[6] Sulle informazioni doganali si veda l’ultimo riepilogo del 7 novembre 2024 in materia https://www.ccomptes.fr/sites/default/files/2025-01/20250113-S2024-1375-Fonction-renseignement-Direction-nationale-renseignement-et-des-enquetes.pdf
[7] https://www.interieur.gouv.fr/archives/actualites/dossiers-de-presse/bilan-2022-de-lutte-contre-drogues
[8] Vedi la circolare operativa di attuazione nelle prefetture https://www.drogues.gouv.fr/sites/default/files/2024-01/CIRCULAIRE%20CHEF%20DE%20PROJET%20MILDECA%20-%202024.pdf
[9] https://www.drogues.gouv.fr/sites/default/files/2023-03/SIMCA%202023-2027.pdf
[10] https://www.francetvinfo.fr/societe/drogue/lutte-contre-le-trafic-de-drogues-ce-qu-il-faut-retenir-des-annonces-de-bruno-retailleau-et-didier- migaud_6885440.html tali proposte hanno in parte ripreso le risultanze effettuate dai senatori DERAIN e BLANC nel maggio 2024 vedi nota n°1.
[11] Secondo i profili dei criminali. Pertanto, in Francia non esistono prigioni psichiatriche per criminali affetti da gravi disturbi mentali.
[12] https://www.ccomptes.fr/sites/default/files/2025-01/20250113-La-repartition-des-zones-de-competence-entre-la-police-et-la-gendarmerie-nationales.pdf
[13] Abbiamo già avuto modo di menzionarlo in una nota precedente: https://www.ifrap.org/fonction-publique-et-administration/prisons-francaises-80130-detenus-pour-62357-places
Related News :