L’inizio del 2025 riserva una spiacevole sorpresa agli automobilisti francesi. Le indagini effettuate dal Ministero della Transizione Ecologica tra il 13 e il 19 gennaio confermano una tendenza preoccupante: i prezzi dei carburanti stanno aumentando inesorabilmente. Questo aumento, che si traduce un aumento di 6 centesimi per il diesel e di 3 centesimi per la benzina dall’inizio dell’annograva pesantemente sui bilanci familiari. Per 35 litri pieni di gasolio il costo aggiuntivo arriva già a 2,10 euro.
Una tempesta perfetta di fattori economici e geopolitici
L’euro sta attualmente attraversando un periodo difficile nei confronti del dollaro, valuta di riferimento per il commercio del petrolio. Questa situazione influisce direttamente sul prezzo del barile di Brent, il gold standard per i mercati finanziari del petrolio. Da gennaio il suo prezzo è aumentato da 71,7 a 78,6 euro, un aumento che ha un impatto diretto sui prezzi alla pompa.
Il contesto geopolitico amplifica questa tensione. Il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno recentemente inasprito la loro posizione sulle importazioni illegali di petrolio russo. Francis Pousse, presidente dei distributori di carburante di Mobilians, conferma questa maggiore vigilanza: “ Questi due paesi hanno chiaramente mostrato il desiderio di rafforzare i controlli su queste forniture “. Questa sorveglianza rafforzata contribuisce a ridurre l’offerta disponibile sul mercato globale.
Il diesel risente particolarmente degli effetti stagionali
L’aumento dei prezzi colpisce più duramente il diesel, per ragioni che vanno oltre la semplice logica dei mercati petroliferi. L’inverno gioca un ruolo cruciale in questa dinamica. Dalla metà di dicembre il calo delle temperature ha provocato un notevole aumento della domanda di gasolio da riscaldamento. Tuttavia, l’olio combustibile e il diesel condividono la stessa base di raffinazione.
Questa competizione tra il fabbisogno di riscaldamento e quello di carburante crea ulteriore pressione sui prezzi del diesel. Il consueto divario con la benzina si è notevolmente ridotto, passando dagli oltre 10 centesimi di fine ottobre agli appena 5 centesimi di oggi. Francis Pousse, però, è ottimista per i mesi a venire: “ Il ritorno della primavera dovrebbe permetterci di ritrovare differenze più consuete tra benzina e diesel. »
L’orizzonte resta incerto per gli automobilisti. L’arrivo di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti potrebbe rimescolare le carte del mercato petrolifero globale. Il suo programma prevede un massiccio rilancio dello sfruttamento petrolifero americano, una politica che potrebbe abbassare i prezzi mondiali. Lo suggerisce anche il rallentamento economico globale, particolarmente marcato in Cina una possibile moderazione della domanda energetica.
Tuttavia, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) mantiene le mani sulle valvole della produzione globale. Le sue future decisioni relative alle quote di produzione avranno un impatto decisivo sull’andamento dei prezzi.
- I prezzi del carburante stanno raggiungendo nuove vette con il diesel a 1,72 € e l’SP95-E10 a 1,77 €
- La debolezza dell’euro, le tensioni geopolitiche e la domanda invernale di olio combustibile spiegano questo aumento
- La primavera e il rallentamento economico globale potrebbero portare un po’ di tregua, ma l’OPEC mantiene l’ultima parola
Per non perdere nessuna novità di Presse-citron, seguici su Google News e WhatsApp.
Related News :