Non cambiamo una squadra vincente, non cambiamo i valutatori che valutano. Anche quest’anno la redazione di TrashTalk Notes cerca di condividere con voi i suoi bollettini il più spesso possibile. Oggi, gli Heat hanno ospitato gli Spurs poco prima della loro partenza per Parigi.
#Miami Calore
Bam Adebayo (5): Ci si aspettava molto dai suoi progressi offensivi in questa stagione a Miami, ma di questo passo è probabile che anche GTA 6 arrivi prima di allora.
Haywood Highsmith (4): ha giocato solo i primi 8 minuti della partita. Poi è scomparso dal radar e siamo andati tutti avanti. Era una partita della NBA o un episodio di Further Investigation?
Jimmy Butler (4,5): non gioca per diverse partite, torna a giocare con le scarpe da calzino qualche mese dopo aver preteso una cifra esorbitante. Il famigerato truffatore del momento a Miami è lui.
Duncan Robinson (7,5): probabilmente il giocatore degli Heat più efficace questa domenica sera. Jimmy Neutron manda da lontano come sa fare così bene. Non c’è bisogno che il cervello esploda quando tutto cade in quel modo.
Tyler Herro (7): ci ha messo un po’ ad andare avanti, ma alla fine, col tempo, ha preso la misura della partita. L’Herro Ball ci ha regalato alcuni colpi casuali ma stasera è comunque caduto. A Miami puoi iniziare a pubblicare la tua foto accanto alla definizione della parola “All-Star”.
Nikola Jovic (6): arrivò a un soffio dal diventare il miglior giocatore di basket del pianeta. Dovrà invece giocare con Erik Spoelstra sotto il sole della Florida. Va bene, ci sono comunque destini peggiori.
Articoli Kel’el (8): Era semplicemente la sua partita. Il pivot da principiante dimostra che il suo profilo potrebbe far male in futuro, soprattutto con Spo in carica. E contro Wemby era tanto improbabile assistere ad una prestazione del genere quanto imbattersi in Lisa Ann su Gulli.
Jaime Jaquez Jr. (6): forza tranquilla per il messicano-americano, che ha regalato una partita cavalleresca in stile D’Artagnan. Probabilmente è per questo genere di mostri che Joe Biden ha voluto fermare la costruzione del muro.
Terry Rozier (6,5): un big match in uscita dalla panchina per Scary Terry, che non si è nemmeno piegato e tanto meno si è rotto durante questa partita. Come il Rozier, vero? O è un’altra parola?
Josh Christopher, Pelle Larsson e Keshad Johnson non sono valutati, speriamo che funzioni comunque.
#San Antonio Spurs
Victor Wembanyama (5,5): probabilmente ha già la testa a Parigi, e questo è comprensibile data la grandezza di queste due partite per il basket francese. Wemby non ha avuto molto successo ma anche senza successo ha ottenuto 21-10.
Harrison Barnes (4): Sembra passato molto tempo da quando l’HB era visto come un potenziale numero 1 al Draft. Oggi è un bambino a San Antonio, ma non può fare più di così la differenza.
Castello di Stefone (4,5): il piccolo esplosivo debuttante di inizio stagione prosegue allegramente la sua strada nell’NBA, evitando gli ostacoli per andare alla ricerca di Peach nel castello di Bowser. Sì sì, ce l’hai.
Devin Vassell (5): nonostante abbia segnato i suoi punti e tirato i pochi tiri all’inizio della partita, ha avuto difficoltà in difesa. Nel secondo tempo ha sofferto tanto quanto Benoit St-Denis contro Renato Moicano all’UFC di Parigi.
Chris Paul (5,5): poiché le sue statistiche non indicano, tenne la nave come meglio poteva. Le zuppe migliori si preparano in pentole antiche, e i veterani se lo ricordano.
Keldon Johnson (5): il campione olimpico 2020 (sì sì) è ancora al suo posto nella seconda unità texana, ma molto intelligente chi avrebbe potuto prevedere che sarebbe stato qui e nemmeno più in alto cinque anni dopo. Dopotutto, Jamaal Magloire era davvero un All-Star.
Charles Bassey (4,5): è arrivato in poche lettere ad essere uno dei migliori giocatori del anni novanta. Invece è in panchina agli Spurs, ci sono situazioni migliori ma ci sono anche peggiori.
Julian Champagnie (3,5): 2/8 sui tiri di cui 1/6 dalla distanza, in proporzioni molto più piccole, che danno una percentuale degna delle peggiori partite di James Harden. La famosa regione Champagnie-Harden.
Tre Jones (5): come al solito Tre Jones è arrivato come un metronomo. Probabilmente esaltato dai Playoff NFL, ha distribuito la partita come un quarterback, ma non basta.
Zach Collins (4): un’altra partita tumultuosa da mettere a merito di Zachos, un inizio sponsorizzato dai Gilet Gialli e dalla prigione di Baumettes.
Sandro Mamukelashvili (5): le parole contano il triplo.
Sidy Cissoko, Blake Wesley e Malaki Branham non sono valutati, è serio dottore?
Punteggio finale, 128 a 107. Gli Heat hanno offerto una prestazione contro gli Spurs probabilmente già nella loro testa sulla strada per Parigi. Dà una certa fiducia al franchise della Florida. Ma per vedere qualcosa di bello sarebbe stato meglio guardare il pareggio dell’OM contro lo Strasburgo o la sfida tra Eagles e Rams in NFL.
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