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Un addio all’ex signore della guerra liberiano

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Liberia: migliaia di persone rendono l’estremo omaggio all’ex signore della guerra Prince Johnson durante un funerale di stato. Quale sarà il futuro del Paese…

Nel nord della Liberia, migliaia di persone si sono radunate questo sabato per rendere l’ultimo omaggio all’ex signore della guerra Prince Johnson, una figura controversa ma influente nella vita politica liberiana, morto alla fine di novembre all’età di 72 anni. Un funerale nazionale che solleva molti interrogativi sul tormentato passato del Paese e sul suo futuro.

Prince Johnson: da signore della guerra a senatore influente

Famoso per un video che lo mostrava mentre sorseggiava una birra mentre i suoi uomini torturavano a morte il presidente Samuel Doe nel 1990, il principe Johnson rimase un attore importante nella politica liberiana fino alla sua morte. Dopo aver giocato un ruolo chiave nelle guerre civili che hanno devastato la Liberia tra il 1989 e il 2003, provocando circa 250.000 morti, è diventato un influente senatore, agendo come kingmaker nelle ultime tre elezioni presidenziali.

Nonostante le accuse di crimini di guerra e atrocità contro di lui, il principe Johnson non ha mai espresso rammarico per il suo passato e non è mai stato processato. Continuò anche a godere di una forte popolarità, in particolare nella sua contea natale di Nimba.

Funerali che dividono

Se sabato migliaia di liberiani gli hanno reso l’ultimo omaggio, indossando i colori tradizionali di Nimba e brandendo finte armi di legno come simbolo del suo passato di guerriero, la morte del principe Johnson non è unanime. Molti mettono in dubbio l’impunità di cui ha goduto nonostante le raccomandazioni di una commissione “Verità e Riconciliazione” nel 2009 che raccomandava che lui e altri signori della guerra fossero processati da un tribunale speciale.

Il principe Johnson riuscì ad avere una tale influenza politica quando tornò dall’esilio in Nigeria che in qualche modo riuscì a confiscare o deviare gli sforzi della giustizia.

Alain Werner, avvocato e direttore della ONG Civitas Maxima

Quale futuro per la giustizia e la riconciliazione in Liberia?

La morte del principe Johnson e gli omaggi a lui resi ravvivano il dibattito sulla necessità di giudicare i crimini commessi durante le guerre civili per consentire al Paese di voltare davvero pagina. Lo scorso maggio, il presidente George Weah ha firmato un decreto che crea un organismo incaricato di istituire un tribunale speciale per i crimini di guerra, suscitando speranze di progressi nel cammino verso la giustizia e la riconciliazione.

Ma molti temono che la persistente influenza in politica degli ex signori della guerra come Prince Johnson continuerà a ostacolare gli sforzi in questa direzione. La sua morte solleva quindi tanti interrogativi quanto suscita emozioni, su un passato che non passa e su un futuro ancora incerto per la Liberia.

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