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In corso la revisione dell’accordo di associazione Algeria-UE

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Il presidente Tebboune ha presieduto ieri una riunione dedicata al monitoraggio dello stato di avanzamento dei preparativi
in previsione della revisione dell’accordo di associazione con l’Unione Europea (UE).

In previsione della visita di una delegazione della Direzione generale del Commercio della Commissione europea (CE) ad Algeri per discutere della revisione dell’accordo di associazione tra l’Algeria e l’Unione europea (UE), il capo dello Stato Abdelmadjid Tebboune, ieri ha presieduto un incontro con i massimi funzionari di diversi settori.

Lo si legge in un comunicato della Presidenza reso pubblico in tal senso. L’incontro ha esaminato lo stato di avanzamento dei preparativi per la revisione dell’accordo. Si tratta quindi di mettere insieme con cura i dossier che verranno discussi durante questo importante incontro con i partner europei.

Un incontro inizialmente previsto per novembre 2024 prima di essere rinviato, di comune accordo, a gennaio 2025 a causa del rimpasto ministeriale, come annunciato durante un incontro con la stampa all’inizio di dicembre 2024 dall’ambasciatore Ue ad Algeri, Diego Mellado. Ma per il momento non è stata ancora fissata alcuna data per questo incontro.

Le consultazioni su questo accordo saranno tecniche e si concentreranno sulle controversie commerciali tra le due parti. L’accento sarà posto sulle norme di origine, sugli standard sanitari e fitosanitari, nonché sulle procedure doganali.

“Squilibrio”

Si tratterà infatti delle prime consultazioni che esamineranno il dossier per giungere a misure atte a migliorare lo stadio commerciale e ridurre lo squilibrio tra le due parti. L’accordo sarà rivisto nella sua interezza, secondo l’ambasciatore europeo. “Con l’Algeria, vogliamo considerare il rapporto nella sua interezza”, ha detto durante questa uscita ai media, parlando di un partenariato “positivo”.

Questo incontro, previsto secondo la procedura avviata lo scorso giugno dalla CE, sarà seguito da altri incontri attraverso scambi di visite tra le due parti per approfondire le discussioni e pervenire ad accordi nell’interesse dell’Algeria. e l’UE.

Ciò che è chiaro al momento è che non si tratta di una procedura arbitrale. Le due parti vogliono risolvere le questioni in un quadro di mutuo consenso attraverso la revisione delle clausole dell’accordo firmato nel 2002 ed entrato in vigore nel 2005.

Un accordo svantaggioso per l’Algeria, secondo il ministro degli Affari Esteri e delle comunità stabilite all’estero, Ahmed Attaf, intervenuto sull’argomento il 30 novembre. Secondo il ministro si tratta di rivedere l’accordo “clausola per clausola”. Ricordiamo che la valutazione effettuata nel 2015 su un arco di dieci anni (2005-2015) ha mostrato uno squilibrio con le esportazioni non di idrocarburi di 14 miliardi di dollari, mentre le importazioni dall’UE hanno raggiunto i 220 miliardi di dollari.

Inoltre, dall’entrata in vigore dell’accordo, il volume degli scambi tra l’Algeria e l’UE ha raggiunto i 1.000 miliardi di dollari, con investimenti dell’UE che non superano i 13 miliardi di dollari (principalmente nel settore degli idrocarburi in cambio di trasferimenti di profitti per 12 miliardi di dollari nel periodo compreso tra Dal 2005 al 2022, secondo Ahmed Attaf.

Anche l’ambasciatore presso l’UE ha riconosciuto questo squilibrio. “Le clausole dell’accordo non permettevano all’Algeria di diversificare il suo commercio, anche se sarebbe stato molto favorevole includere gli idrocarburi nella bilancia commerciale”, ha indicato in uno dei suoi comunicati stampa.

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