Secondo diverse fonti, tra cui quelle israeliane e palestinesi, i negoziatori hanno raggiunto mercoledì 15 gennaio un accordo di cessate il fuoco nella guerra di Gaza tra Israele e Hamas, dopo quindici mesi di conflitto che ha provocato decine di migliaia di morti sul versante palestinese e ha infiammato gli animi Medio Oriente. Lo Stato ebraico, dal canto suo, in serata si è temperato, affermando ciò “L’accordo di cessate il fuoco non è stato ancora concluso e gli ultimi dettagli [étaient] in fase di risoluzione”. L’ufficio del primo ministro israeliano ha tuttavia affermato di sperare di concludere “questa notte”. Se l’accordo verrà approvato integralmente da entrambe le parti, questo giovedì si terrà il voto del Gabinetto di Sicurezza che permetterà di ratificare le modalità del testo. Un voto che non richiede l’unanimità, ma solo la maggioranza. L’attuazione dell’accordo sarà garantita dal Qatar, dall’Egitto e dagli Stati Uniti. L’ultima tregua a Gaza risale alla tregua di una settimana, entrata in vigore il 24 novembre 2023. Liberazione fa il punto sui termini di questo nuovo accordo.
Cosa contiene l’accordo
- Una fase iniziale di cessate il fuoco di sei settimane prevede il ritiro graduale delle forze israeliane dal centro di Gaza e il ritorno dei palestinesi sfollati nel nord di Gaza.
- L’accordo prevede inoltre che ogni giorno del cessate il fuoco 600 camion di aiuti umanitari potranno entrare nella Striscia di Gaza, inclusi 50 camion che trasportano carburante, di cui 300 assegnati al nord della Striscia. Gaza.
- Si prevede che Hamas rilasci 33 ostaggi israeliani, comprese tutte le donne (soldati e civili), bambini e uomini sopra i 50 anni. Il movimento islamico palestinese rilascerà prima le donne in ostaggio e i giovani sotto i 19 anni, poi gli uomini sopra i 50 anni.
- Israele dovrebbe rilasciare 30 detenuti palestinesi per ogni ostaggio civile e 50 detenuti palestinesi per ogni donna soldato israeliana rilasciata da Hamas. Si prevede inoltre che lo Stato ebraico rilascerà tutte le donne e i bambini palestinesi di età inferiore ai 19 anni detenuti dal 7 ottobre 2023 al termine della prima fase. Il numero totale di palestinesi rilasciati dipenderà dal numero di ostaggi detenuti a Gaza che verranno rilasciati. Potrebbero essere tra 990 e 1.650 (uomini, donne e bambini).
- L’accordo prevede, durante questa fase numero 1 di sei settimane di cessate il fuoco, la liberazione graduale di 33 ostaggi – donne, bambini e uomini over 50 – contro un migliaio di prigionieri palestinesi. Si dice che Israele si sia impegnato a liberare 30 palestinesi per ogni civile israeliano e 50 se l’ostaggio è un soldato. Tutti gli ostaggi vivi verranno rilasciati per primi, seguiti da quelli deceduti.
- I negoziati sulla seconda fase dell’accordo inizieranno il 16° giorno della prima fase e dovrebbero includere il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti, compresi i soldati israeliani, un cessate il fuoco permanente e il completo ritiro dei soldati israeliani.
- Una terza fase dovrebbe includere la restituzione di tutti gli ostaggi rimasti e l’avvio della ricostruzione di Gaza, sotto la supervisione di Egitto, Qatar e Nazioni Unite.
- Con un disimpegno graduale, Israele deve ridurre “aumentare gradualmente il numero dei suoi soldati nel corridoio di Filadelfia, al confine con l’Egitto, durante la fase 1 dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza”, ha assicurato l’agenzia Reuters, riferendosi ad una copia dell’accordo che ha potuto consultare. Dall’inizio del conflitto, la questione di questo corridoio si è divisa, impedendo alle diverse parti di trovare un consenso.
Belgio
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