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Perché la NASA sta inviando lander privati ​​sulla Luna prima delle missioni Artemis

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Firefly Aerospace dovrebbe presto raggiungere la Luna, ma non è l’unica. La compagnia privata americana dovrebbe vedere mercoledì mattina da Cape Canaveral in Florida la sua navicella spaziale Blue Ghost a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9, che dovrebbe atterrare sulla Luna all’inizio di marzo dopo quarantacinque giorni di transito. La missione, denominata “Ghost Riders in the Sky”, fa parte del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA, lanciato nel 2018 per un periodo di dieci anni e un totale di 2,6 miliardi di dollari.

L’obiettivo del CLPS è quello di aiutare l’agenzia spaziale americana a “studiare il vicino più prossimo della Terra”, secondo le sue parole, per preparare le missioni Artemis per il ritorno degli esseri umani sul nostro satellite, previsto non prima del 2027. La missione delle aziende selezionato dalla NASA, che delega tutte le fasi dalla progettazione alla realizzazione delle operazioni, è quindi quello di condurre esperimenti scientifici sulla Luna, testare tecnologie che potrebbero essere utilizzate durante le future missioni e dimostrarne le capacità in termini scientifici, di sviluppo commerciale e di esplorazione lunare .

Blue Ghost indica la strada

Nel caso della missione Firefly Aerospace lanciata mercoledì, i dieci carichi utili a bordo della Blue Ghost “aiuteranno a far avanzare la ricerca lunare”, secondo la compagnia, e realizzeranno diversi esperimenti “unici nel loro genere”: testare un campione di regolite collezione [poussière présente à la surface de la Lune]informatica resistente alle radiazioni, sistema di navigazione satellitare e strumenti per limitare la polvere lunare. Il tutto con l’obiettivo di “aprire la strada al ritorno dell’umanità sulla Luna”.

Concretamente, Blue Ghost utilizzerà i suoi carichi utili per un giorno lunare, ovvero circa quattordici giorni terrestri. “Catturerà quindi immagini del tramonto lunare e fornirà dati cruciali su come la regolite lunare risponde alle influenze del Sole al crepuscolo”, secondo la sua azienda, e poi funzionerà per diverse ore durante la notte lunare.

Un programma ambizioso

Questa missione Firefly Aerospace è la terza del programma CLPS, ma potrebbe, se tutto andrà bene, essere la prima ad essere considerata un successo totale. Nel gennaio 2024, il lander Peregrine, della compagnia Astrobotic, ha lasciato la Terra per la Luna ma una perdita di carburante individuata dopo il lancio ha concluso la sua missione ben prima di raggiungere il nostro satellite. La società Intuitive Machines era diventata la prima azienda privata ad atterrare sulla Luna, nel febbraio 2024, ma la sua navicella Nova-C era visibilmente atterrata dalla sua parte, rendendo alcune delle sue missioni più difficili del previsto.

Attualmente, oltre a quella di Firefly Aerospace, nell’ambito del programma CLPS sono previste sette missioni, di cui cinque nel 2025. Partecipando allo sviluppo delle missioni Artemis, le aziende che partecipano al CLPS contribuiscono a realizzare le ambizioni spaziali a lungo termine della NASA. Cominciando con “stabilire una presenza duratura sulla Luna”, gettando così le basi per “future missioni con equipaggio su Marte”, sogna l’agenzia spaziale.

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