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Questa è l’età in cui è più probabile che il tuo partner ti tradisca

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Secondo Gleeden, un’applicazione specializzata in relazioni extraconiugali, cinque anni separano il picco dell’infedeltà per gli uomini da quello per le donne.

L’infedeltà rimane un argomento tabù nella nostra società. Ma i numeri parlano chiaro: il 42% dei francesi ammette di aver già tradito il proprio partner almeno una volta nella vita. Una media notevolmente gonfiata dai comportamenti infedeli degli uomini: il 46% di loro ammette di aver oltrepassato questo limite, contro solo il 38% delle donne.

Queste statistiche provengono da uno studio commissionato dall’istituto di sondaggi Yougov per conto dell’applicazione francese Gleeden, specializzata in relazioni extraconiugali. Con 11 milioni di utenti in tutto il mondo, Gleeden si è affermata come piattaforma di riferimento per coppie o persone sposate in cerca di avventura. Questa posizione gli permette non solo di rispondere a questa specifica richiesta, ma anche di analizzare i comportamenti riguardanti l’infedeltà. Pertanto, l’applicazione pubblica regolarmente dati interessanti, persino sorprendenti, su questo argomento delicato.

Gleeden, ad esempio, rivela che esiste un’età fatidica in cui è più probabile che si soccomba alla tentazione. Sebbene l’infedeltà sia spesso vista come una decisione improvvisa o una decisione improvvisata, i dati mostrano che i nostri errori sono più prevedibili di quanto potrebbero sembrare.

Questa età critica differisce tra uomini e donne. Per gli uomini il picco di infedeltà è a 42 anni, mentre per le donne si raggiunge a 37 anni. Potrebbe essere questa la famosa crisi di mezza età qui espressa? È importante notare, tuttavia, che queste cifre si basano esclusivamente sull’età media degli utenti francesi di Gleeden.

Nel 2016 Gleeden, in collaborazione con Ifop, ha pubblicato un altro studio ricco di lezioni sull’infedeltà. Ciò indica che alcune categorie professionali sono più inclini all’inganno. In testa troviamo imprenditori e lavoratori autonomi: il 51% di loro ammette di aver già tradito il proprio partner. Precedono dirigenti (43%), professioni intermedie (41%) e operai (37%), mostrando così un’interessante correlazione tra professione e comportamento infedele.

Inoltre, lo studio evidenzia un legame diretto tra livello di reddito e propensione all’infedeltà. I risultati mostrano che il 47% delle persone della “categoria benestante” ha già fatto il grande passo, contro il 45% della “classe medio-alta”, il 44% della “classe medio-bassa”, il 39% della “categoria modesta” , ed infine il 37% per la “categoria povera”. Statistiche che tendono a confermare che il potere economico influenza non solo i nostri stili di vita, ma anche i nostri comportamenti romantici ed extraconiugali.

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