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Una violenta rissa fuori da una discoteca sullo sfondo della rivalità tra squadre di calcio giudicata ieri – RJFM Hits & News – Montluçon Allier Auvergne

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10 gennaio 2025

È una rissa fuori da una discoteca, di cui purtroppo ce ne sono troppe. Ma ciò avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi.

Una giovane donna di 21 anni, suo fratello di 23 anni e il loro patrigno di 27 anni sono stati condannati ieri dal tribunale penale di Montluçon. 2 anni di reclusione di cui 18 mesi sospesi, con esecuzione provvisoria per ciascuno di essi. Nella notte tra il 30 e il 31 marzo hanno picchiato violentemente un giovane all’ingresso di un locale notturno della città.

Una lotta sullo sfondo della rivalità tra le società calcistiche del Montluçon e dell’US Biachette di cui erano tesserati alcuni dei protagonisti. Ciò è accaduto pochi mesi dopo gli incidenti che hanno rovinato un incontro tra le due squadre. Prova della violenza dei fatti: la vittima se la cava con ben sette fratture facciali e 45 giorni di ITT. “Il mio cliente soffre di postumi permanenti, perché la violenza di cui è stato vittima è gravissima.”sottolinea il maestro Sabrina Oulmi, legale della parte civile.

Le immagini della videosorveglianza mostrate ieri in udienza sono agghiaccianti. ONew York vede per la prima volta una giovane donna selvaggia che tenta più volte di colpire la vittima. Giunto in soccorso, si unisce anche il suocero. Ma quello più impressionante è senza dubbio il pugno che il fratello della giovane sferra, di lato, senza che la vittima possa proteggersi. Gettato violentemente a terra, il giovane ha poi subito un calcio da parte dello stesso autore.

Alla sbarra i due imputati presenti (la giovane era assente per motivi professionali) non hanno potuto negare l’evidenza. Esprimevano timidi rimpianti. Ma soprattutto sottolineato l’atteggiamento provocatorio della vittima, all’interno del box. “Non tutto è così semplice come mostrano le immagini, ha provato a difendere il maître Nicolas Sabatini, avvocato dei tre imputati. Dentro volavano insulti”. In uno scenario di rivalità tra le società calcistiche di cui erano tesserati due dei protagonisti.

Il resoconto completo dell’udienza pubblicato questa mattina sui nostri giornali.

La parte fissa della sentenza sarà messa sotto un braccialetto elettronico. Agli imputati è inoltre vietato entrare in contatto con la vittima e frequentare locali dove bere.

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