La torre Saint-Nicolas di Digione è poco conosciuta dai suoi abitanti. Nascosto nel centro storico della città, questo edificio si trova piuttosto ben nascosto, in una zona dove sono da scoprire altre curiosità nei dintorni. Per scoprire i punti di interesse vicino alla torre segui la guida!
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È soprattutto una passeggiata intorno alla torre Saint-Nicolas quella che facciamo con Clément Lassus-Minvielle, guida conferenziere e grande appassionato del patrimonio storico di Digione.
Cortile dell’ex clinica Sainte-Marthe
Clément ci mostra un bassorilievo, affisso al muro del cortile interno dell’ex clinica Sainte-Marthe, trasformata in residenza per anziani. Il tutto è formato da più pietre tagliate, “un crogiolo di ciò che è stato trovato nel quartiere”. Gli elementi sono “Di epoca rinascimentale, lì possiamo vedere il monogramma di Enrico II. Ma qui c’era una cappella enorme, la Cappella della Visitazione”.
Da scoprire anche dietro gli alloggi della residenza senior di Ovelia, l’edificio che fu edificio di clausura delle Suore della Visitazione. “Questo può sembrare sorprendente perché siamo nel recinto delle Suore di Santa Marta, ma prima della Rivoluzione era la Visitazione. Il chiostro è visibile da rue d’Assas.”
Rue d’Assas, il chiostro del Convento della Visitazione
Attraverso l’ingresso del tribunale amministrativo, rue d’Assas, si svela parte del chiostro del Convento della Visitazione. «È stato costruito nel XVII secolo, praticamente abbiamo messo insieme tutti questi chiostri in particolare. In generale hanno sostituito i chiostri medievali, li troviamo alla Certosa. La Certosa smaterializza il suo chiostro medievale per sostituirlo con un modello come questo, che non vediamo più in loco. Nel giardino, invece, si possono ancora vedere le gallerie del chiostro medievale della Certosa. l’Arquebo di Digione.”
Cortile Saint-Nicolas, Torre Saint-Nicolas
Alla curva di un vicolo, da rue Jean-Jacques Rousseau, si rivela finalmente la torre Saint-Nicolas. Dall’alto dei suoi 32 metri domina il centro storico.
Clément Lassus-Minvielle spiega qual era lo scopo della torre: “È un campanile, quello della chiesa Saint-Nicolas che fu eretta alla fine del XVI secolo e completata all’inizio del XVII secolo, in stile tardo rinascimentale. Lo vediamo proprio in alto, sul campanile stesso, con le diverse fasce di arcate.
“Il cortile ospita anche una seconda torre, apparteneva all’antico palazzo privato della famiglia di Philippe de Courcelles, signore di Pourlans. L’albergo si chiama Hôtel de Pourlans.»
Dell’edificio, ad eccezione della torre che ospita la scalinata del vecchio albergo Pourlans, non esiste più alcuna traccia. Dell’ingresso carraio rimane una parte laterale, a forma di ogiva.
Rue Proudhon, la torre Saint-Nicolas completamente visibile
La nostra passeggiata ci porta in rue Proudhon, dove la torre Saint-Nicolas si erge a una buona altezza.
Il padiglione Bénigne-Serre, gioiello del Rinascimento italiano
Oltre rue Proudhon, accedendo da rue du Lycée, un cortile interno, un piccolo gioiello architettonico. Sulla facciata di questo padiglione, molto ispirato al Rinascimento italiano, Clément Lassus-Mainvielle descrive: “Abbiamo un’intera scena dell’Antichità rappresentata sui medaglioni un po’ ovunque, abbiamo anche la data del palazzo che è il 1541, il che ci rafforza nell’idea che ci stiamo davvero ispirando all’epoca di Francesco I, siamo nel suo regno .”
“Avremo il monogramma di colei che viveva lì, Bénigne Serre. Se diamo uno sguardo in alto al lucernario, possiamo sempre vedere, ed è un miracolo che sia giunto fino a noi, l’identità del re di Francia, ancora una volta conservata: lo stemma reale, la corona e il salamandre, araldica di Francesco I, su entrambi i lati.
Una cantina, per apprezzare e degustare altri tesori della Borgogna
La visita si conclude ritornando attraverso rue Vannerie. Alla fine della strada si trova l’Hôtel de Saulx, un palazzo privato costruito nel 1667 per la famiglia Saulx-Tavannes. Nel suo seminterrato, una cantina, che ospitava le antiche cucine del palazzo privato.
Oggi trasformato in enoteca, il locale permette di apprezzare e degustare vini antichi provenienti da tutto il mondo, in una location storica. Un’alleanza che il suo manager, Olivier Lombard, descrive così: “Spieghiamo ai clienti che queste sono le cucine della villa privata, cerchiamo di raccogliere informazioni su tutto quello che sappiamo della cantina, in modo che possano assorbirne l’atmosfera. apre in degustazione vini che hanno dai 10 ai 50 anni, nessuno lo fa, cosa unica al mondo, stiamo bevendo pagine di storia infatti”.
La fine della passeggiata ci permette di apprezzare la torre Saint-Nicolas al tramonto, dall’alto di un edificio. Nei suoi sei secoli di storia, l’edificio continua a dominare i quartieri del centro storico.
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