Cappelli ben infilati, sciarpe aderenti, guanti, parka… Didier e i suoi due figli sono attrezzati per affrontare il freddo. All’alba, sono piantati dalle 6 del mattino di questo venerdì 3 gennaio, davanti al negozio Fnac, situato al 74 di avenue des Champs-Élysées, a Parigi. E non sono gli unici a dare la sveglia anticipata! Il motivo di questa mania? Tutti sono venuti per approfittare della grande svendita, organizzata dal 3 al 12 gennaio, nella speranza di trovare qualche chicca prima della chiusura definitiva del negozio aperto a questo indirizzo da 27 anni. Il brand aveva messo in guardia: sconti clamorosi che vanno dal -40 al -80%. Abbastanza per risvegliare l’istinto dei cacciatori d’affari.
Ancor prima che le porte si aprano, una folla di 3.000 persone si estende per oltre 500 metri. Denis, in coda “solo” dalle 8 di questa mattina, è venuto a vedere possibili buoni affari, senza alcuna idea precisa. Altri hanno un piano d’attacco ben congegnato e sanno bene per cosa sono venuti: iPad, videocamere, controller per videoconsole… Ma alle 10,30, davanti alle porte ancora chiuse, i clienti cominciano a dare segni di segni di irritazione. Finalmente, qualche minuto dopo, il covo del consumo alza il sipario e comincia a far entrare, poco a poco, i consumatori.
MacBook Pro a 1.400 euro, vinile a 3 euro
E ovviamente la pazienza ripaga. I clienti che escono dal negozio hanno il sorriso sulle labbra. “Mi sono comprato un MacBook Pro per 1.400 euro. Un affare d’oro, normalmente costa 2.200 euro!“, ci racconta Julien. Il suo amico sfoggia un iPad Air a 499 euro invece di 699. E non è tutto: Devialet, la marca premium di altoparlanti connessi, propone sconti superiori al 50% su alcuni modelli da esposizione. Per i budget più modesti, DVD tra 1 e 3 euro, vinili a 3 euro (contro i 25 abituali) e cuffie audio scontate al 70 o anche all’80% rendere felici anche le persone. Thierry, con le braccia piene, ci mostra i dettagli della sua ricevuta: una banconota da 750 euro con uno sconto di 525 euro, oppure un importo speso finale di 225 euro. Una condizione però: “Devi essere veloce. Una volta dentro, hai cinque minuti netti per riempire il carrello e non più di tre articoli high-tech per cliente», avverte Julien. Per mettere fine alle rivendite selvagge sul web…
Sugli Champs-Elysées infuria la battaglia dei marchi di lusso
Ma la celebrazione fu di breve durata. A mezzogiorno, visto l’entusiasmo dei consumatori per questo evento e i movimenti di folla, il brand ha deciso di abbassare il sipario fino a lunedì 6 gennaio.
Gli 89 dipendenti riclassificati
Lo scorso marzo, il gruppo Fnac aveva annunciato la chiusura definitiva del suo negozio sugli Champs-Élysées. Da diversi anni la redditività non c’era più, a causa dell’aumento dei costi fissi e della diminuzione della clientela, in seguito al riorientamento sempre più marcato del famoso viale verso i negozi di lusso. Nonostante la chiusura, nessun piano sociale. Tutti gli 89 dipendenti sono riclassificati in altri negozi del marchio. E il prossimo inquilino del 74? Mistero. Secondo alcune indiscrezioni, un grande marchio popolare sarebbe pronto a subentrare.
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