Le polemiche non si placano: “Il braccio del difensore è già alto quando parte il pallone. Decisione condizionata”
“Prima del NOSTROla discrezionalità era delegata soltanto all’arbitro. Questo, per esempio, sui tocchi di mano e il gioco imprudente. Il protocollo deve intervenire di fronte a un chiaro ed evidente errore, ma avvengono dei cortocircuiti”. Così a ‘Televomero’ l’avvocato Giuseppe Gargiulo in merito al VAR e alle numerose polemiche scoppiate in questa prima parte di stagione.
Anche nello scorso weekend di Serie AVAR e arbitri sono finiti sotto la lente d’ingrandimento. Tante discussioni si sono focalizzate sulla sfida tra Cagliari e Atalanta di sabato 14, con il tocco di mano di Kossounou non considerato falloso. I padroni di casa hanno chiesto vanamente la concessione del rigore, ma il direttore di gara Pairetto ha lasciato continuare senza alcun richiamo al Var: “È stato commesso un errore tecnico-interpretativo in Cagliari-Atalanta – ha detto in merito l’avvocato Gargiulio – Il VAR che non chiama l’arbitro è preoccupante”.
Cagliari-Atalanta, Gargiulo: “Braccio in aria di Kossounou già quando parte il pallone”
“Anche in questo episodio c’è stata, a mio avviso, una manchevolezza – sottolinea il legale campano – A parte le rimodulazioni intorno al rapporto VAR-arbitro, non mi è piaciuto e non mi sta piacendo che il VAR parli con sé stesso e con l’arbitro prima di andare al monitor, condizionandone anche la decisione. In merito all’episodio Kossounou, posso dire che il braccio del difensore dell’Atalanta è già alto quando parte il pallone”.
Bufera Var per Cagliari-Atalanta: “Braccio alto di Kossounou, è calcio di rigore”
A ‘Open VAR’, su ‘Dazn’, Tonolini ha bocciato senza mezzi termini l’operato di Pairetto e degli addetti al VAR per il mancato rigore al Cagliari: “Si tratta di un errore da campo e da sala Var, poiché l’attitudine con cui Kossounou si oppone al cross di Deiola è punibile – le parole del componente della Commissione Arbitri Nazionale – Il braccio del centrale atalantino è già alto sopra la linea delle spalle, prima ancora che parta il cross di Deiola“.
“È una situazione da calcio di rigore – sottolinea – Dalla sala VAR, e probabilmente anche da campo, si va a porre l’enfasi sul fatto che si tratti di un contatto venuto dopo un doppio rimpallo che, tuttavia, in questo caso non va a sanare la situazione”.
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