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tre punti ringraziando Meret. Si vince con qualità, solidità, ma anche sofferenza

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Termina il match della diciassettesima giornata di campionato con il Napoli che ha affrontato il Genova. Le pagelle GenovaNapoli su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro.

Voti Genoa Napoli. Pagelle Genoa-Napoli, voti della partita

di Claudio Russo (@claudioruss)

Meret 7,5 – Primo intervento direttamente nel secondo tempo, volando con la mano a deviare il destro di Pinamonti. Poi prende gol, sbaglia male un passaggio al 56’, e di nuovo salva la porta al 65’. E nel finale è sul pallone che poteva valere il pareggio, smanacciando anche quello che sbatte sul palo. Se il Napoli vince, è grazie a lui.

Di Lorenzo 6,5 – Partita 250 con la maglia del Napoli, Anguissa gli detta l’inserimento al 4’ e poco più tardi il ‘buco’ di Frendrup lo trae in inganno. Pedissequamente nel corridoio che il Genoa gli lascia libero.

Rarahmann 6.5 – Scivolata perfetta su Vitinha, al posto giusto nel momento giusto per lo 0-2, primo gol stagionale. Poi anche sei azioni difensive, tra salvataggi e tiri bloccati col corpo.

Juan Gesù 5,5 – L’ultima volta in campionato l’avevamo visto ad agosto, oltre quattro mesi fa. Va a sporcare i possessi di Pinamonti, non benissimo sul gol perchè gli è troppo distante. Nel recupero spazza di testa un cross di Balotelli.

Olivera 6,5 – Si stringe un po’ di più centralmente a supporto della costruzione di gioco, Zanoli lo semina arrivando al cross in una sola occasione. Poi accompagna Neres con costanza, anche nell’azione del vantaggio c’è il suo piedino.

Anguissa 6 – Un ottimo movimento al 4’, ancora meglio quello al 15’ con cui va a svettare di testa. Una piovra con tentacoli lunghi come le sue freccine, ma Vitinha lo manda a vuoto quando arriva l’1-2: allucinante vedere la sua versione peggiore al 78’, quando riceve palla ed in maniera molle si fa contrastare sulla trequarti. Un voto che è a metà tra i due tempi, 7 e 5.

Lobotka 6.5 – Elegante la mossa al 9’ con cui si libera di due avversari, così come il recupero un minuto dopo. Mette sulla spalla di Vitinha l’autogol del raddoppio, aiuta sempre quando c’è bisogno di alleggerire la pressione anche correndo palla al piede in avanti.

McTominay 6 – Poco coinvolto nel primo tempo, ma non è un problema: diciamo che si sfoga con la scarpata dello 0-3 invalidato. Però si muove e si alterna con Anguissa al fianco di Lukaku. Un guizzo nella ripresa con un destro di poco largo, più impegnato senza palla.

Politano 6,5 – Arriva con una certa costanza sul fondo a crossare, mettendoci il piede su una traversa, su un gol ed un’altra rete annullata. All’inizio evita che una ripartenza, dopo un suo errore, diventi pericolosa. Sovrastato da Pinamonti nell’occasione che rischia di diventare 2-2. (Dall’87’ Spinazzola SV)

Lukaku 6 – Il passaggio di Anguissa è un metro dietro la sua posizione, peccato per la traversa ed il piattone sinistro sul fondo da buona posizione. Gioca dieci palloni nel primo tempo, ma quello che conta è la qualità dei tocchi: infatti nel secondo tempo aumentano ma non sono di eguale efficienza. (Dal 73' Simeone SV – Più mobile di Lukaku, va a far lotta ed è chiuso da Bani al 93’)

Nere 7 – Bravissimo a cercare la profondità in occasione del gol, dettando il passaggio a Olivera. Tocco di tacco clamoroso al 31’, delizia anche un cross di trivela. Poi nel secondo tempo cala un po’ come tutti. (Dal 73' Kvaratskhelia SV – Il tempo di entrare e dribblare un paio in area, far ammonire Frendrup in ripartenza, sprecare l’1-3 coordinandosi male)

Conte 6,5 – Punta su Juan Jesus, riempie l’area con tanti uomini (è facile vederlo sin da subito) e variando nel primo quarto d’ora sia da destra, traversa, sia da sinistra, gol dello 0-1: cinque tiri totali nei primi 17’, basta? Evidentemente no, serve il colpo del raddoppio e da squadra cattiva e cinica il dominio territoriale è netto. Il Napoli gioca con il piglio della big, esterni molto larghi e palleggio velocizzato. Il problema, però, è l’atteggiamento molle dell’inizio di ripresa che porta all’1-2 preso da rimessa laterale: il calo fisico e di ritmo è netto se rapportato ai primi 45’. Tutto ciò che si era visto prima, non si vede più, anzi: la squadra ha un deficit notevole e rischia di prendere il 2-2. Bruttine le distanze che saltano al 77’ su una ripartenza genoana, con i cambi che portano il Napoli a chiudere con una linea quasi a sei. Contano i tre punti sicuramente, il Napoli vince con la qualità e la solidità. Ed anche la sofferenza, ovvio.

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