Un alto ufficiale dell’esercito russo è stato ucciso martedì mattina in un’esplosione vicino a un edificio residenziale nel sud-est di Mosca, un raro attacco rivendicato da Kiev nel bel mezzo dell’offensiva russa in Ucraina.
“L’attentato di oggi contro il tenente generale Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa radiologica, chimica e biologica delle forze armate russe, è un’operazione speciale della SBU”, hanno detto i servizi di sicurezza ucraini. Il 54enne è ad oggi l’ufficiale militare russo più anziano ad essere stato ucciso dall’inizio dell’offensiva nel febbraio 2022.
“Il comandante delle forze di difesa radiologica, chimica e biologica russa, Igor Kirillov, e il suo assistente sono rimasti uccisi” nell’esplosione causata dall’innesco di un ordigno esplosivo, ha annunciato il comitato investigativo russo, che ha aperto un’inchiesta per “assassinio”. “attentato” e “traffico di armi”.
Un “uso massiccio di armi chimiche”
Secondo gli investigatori russi, l’ordigno esplosivo è stato collocato su uno scooter parcheggiato vicino all’ingresso di un edificio residenziale in Ryazansky Avenue a Mosca. Secondo un giornalista dell’AFP presente sul posto, le finestre di diversi appartamenti sono state rotte dall’esplosione e intorno a loro è stato dispiegato un cordone di polizia.
In carica dall’aprile 2017, Igor Kirillov è stato sanzionato in ottobre dal Regno Unito per “aver dispiegato barbare armi chimiche in Ucraina”. Lunedì, alla vigilia dell’assassinio del generale, i servizi di sicurezza ucraini (SBU) lo hanno accusato, in un comunicato stampa, di essere responsabile di “un uso massiccio di armi chimiche” contro le forze ucraine.
Dal febbraio 2022 sono stati registrati più di 4.800 casi di utilizzo di “munizioni chimiche” da parte dell’esercito russo, ha assicurato la SBU. Le autorità russe hanno ripetutamente respinto queste accuse, definendole “assurde”.
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