Simonelli-Casini scontro per la Lega di serie A: le dimissioni da Mondadori, Mediaset e Fininvest non bastano ancora

Simonelli-Casini scontro per la Lega di serie A: le dimissioni da Mondadori, Mediaset e Fininvest non bastano ancora
Simonelli-Casini scontro per la Lega di serie A: le dimissioni da Mondadori, Mediaset e Fininvest non bastano ancora
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di
Monica Colombo

Simonelli, eletto presidente della Lega Serie A con 14 voti, lunedì vuole entrare in ufficio per il primo giorno di lavoro. Ma l’ex presidente Casini e i consiglieri che si oppongono sostengono sia incompatibile per i ruoli avuti nelle società proprietarie del Monza

Ezio Simonelli, eletto con 14 voti alla presidenza della Lega di A, ha inviato ieri una Pec ai consiglieri annunciando di accettare l’incarico dopo aver rinunciato ai ruoli in Mondadori, Mediaset e Fininvestincompatibili con la nuova posizione. Il commercialista storico di Silvio Berlusconi ritiene di aver superato lo scoglio legato all’eleggibilità con la dichiarazione relativa alle dimissioni da membro dei collegi sindacali delle società riconducibili al Monza. Ed è pronto a presentarsi domani negli uffici di Milano per il primo giorno di lavoro nella nuova veste, nonostante l’assemblea ancora non lo abbia proclamato.

L’opposizione dell'(ex?) presidente Casini

È tornato il sereno in Lega? No, perché il presidente Lorenzo Casini e i consiglieri che non hanno votato per Simonelli ritengono che la documentazione inviata sia incompleta. Per rispettare l’art.14 dello statuto, il manager dovrebbe dichiarare di non avere più rapporti di alcun tipo con le associate, quindi anche nell’attività che svolge come commercialista: in questo caso Casini sarebbe disponibile ad annullare la convocazione del consiglio del 27, fissato con l’obiettivo di verificare i requisiti di eleggibilità di Simonelli. Qualora non rispondesse a quanto richiesto dallo statuto, il consiglio rimanderebbe il voto all’assemblea.

In questo contesto c’è chi fa notare che il consiglio non avrebbe comunque poteri esecutivi ma solo consultivi e certamente non potrebbe scavalcare l’opinione manifestata da due terzi dei presidenti. D’altro canto non manca chi (come Lotito) sarebbe pronto ad adire le vie giudiziarie contro l’elezione del manager. Simonelli è determinato a entrare in ufficio domaniforte del riconoscimento reso pubblico ieri sera da Percassi, attuale vicepresidente: nel caso in cui si manifestassero impedimenti tali da rendergli impossibile lo svolgimento dell’attività, si rivolgerebbe alla Procura federale. Sarà lui il presidente chiamato a premiare in Arabia la vincitrice della Supercoppa?

22 dicembre 2024 ( modifica il 22 dicembre 2024 | 07:02)

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