Buone notizie per gli acquirenti, meno per i venditori. IL i prezzi delle case continuano a scendere in quasi tutte le grandi città, secondo il rapporto 2024 redatto dai notai di Francia e pubblicato lunedì. Segno che il mercato è ancora in difficoltà, il numero delle compravendite immobiliari è in caduta libera.
Il numero di transazioni immobiliari nel 2023 è stato pari a 780.000, ovvero un calo del 17% in un anno, con conseguenze a cascata sul mercato locativo saturo. Per confronto, durante a “Buon anno”come nel 2019, il numero di transazioni ha superato il milione, secondo Me Frédéric Violeau, notaio a Caen, ospite su franceinfo. Il calo ha raggiunto il 23% nella Gironda e nei Pirenei orientali, o addirittura il 22% nella Charente-Maritime e nella Seine-Saint-Denis.
Il numero di terreni edificabili acquistati da privati è diminuito drasticamente, del 37% in un anno, a causa dei tassi debitori, dei costi di costruzione e della misure politiche che limitano l’artificializzazione del territorio.
I prezzi stanno crollando quasi ovunque
I prezzi degli immobili stanno crollando drasticamente in quasi tutte le principali città. Le maggiori diminuzioni dei prezzi si sono registrate a Nantes e Lione, con cali prossimi o addirittura superiori al 9%. Tra le grandi città, solo Nizza, la seconda città più cara della Francia dopo Parigi, vede aumentare leggermente il prezzo del suo metro quadrato quest’anno (+0,1%).
Da notare il caso di Rennes che, nonostante un calo dei prezzi del 5,2% rispetto al 2024, da dieci anni sale nella classifica delle città più care della Francia, passando dal 10° posto del 2014 al 6° posto d’ora in poi. Grenoble, invece, è scesa dal 12° al 16° posto tra le città più care, con un calo dei prezzi del 4,3% quest’anno.
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L’evoluzione del potere d’acquisto immobiliare
Una rata mensile di 800 euro in 20 anni vi permette ormai di acquistare un appartamento di 111 m² a Saint-Étienne, cioè 2 m² in più rispetto all’anno scorso (ma 15 m² rispetto al 2021). La variazione su un anno è favorevole anche agli acquirenti di Grenoble, Montpellier, Rennes, Lione e Nantes.
Questo stesso prestito vi permetterà di acquistare solo 12 m² a Parigi, 27 m² a Nizza, 41 m² a Marsiglia e Tolosa, o addirittura 60 m² a Le Havre.
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E nel 2025?
“Siamo un po’ più ottimisti per il 2025 rispetto al 2023”mi indica Frédéric Violeau. In assenza di una ripresa delle transazioni immobiliari nel 2025, “Speriamo comunque stabilità e un po’ di visibilità, perché gli impegni immobiliari sono impegni a lungo termine che i francesi possano andare verso l’acquisizione immobiliare”.
Dal lato dei prestiti, se la disinflazione fosse confermata, la Banca Centrale Europea abbasserà nuovamente i tassi di interesseha dichiarato lunedì la sua presidente Christine Lagarde. Il tasso di riferimento è attualmente al 3%, dopo aver raggiunto il suo massimo storico del 4% nel 2023. Tuttavia, i tassi di riferimento della BCE influiscono direttamente sui tassi debitori applicati dalle banche. Riducendoli gradualmente, l’istituto monetario cerca di stimolare la crescita controllando che ciò non rilanci l’inflazione.
I mercati stimano che la BCE effettuerà diversi ulteriori tagli dei tassi nel 2025, per portare il tasso di riferimento intorno al 2%, cioè un livello cosiddetto neutrale, che non penalizza né sostiene l’economia.
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