L’elezione di Simonelli dimostra il ribaltamento dei poteri in Serie A: le big tornano a tirare le fila, anche se il patron della Lazio non vuole ancora mollare.
Vincono le grandi storiche del nostro calcio e perde Claudio Lotito (in asse con Aurelio Di Lorenzo). La nomina di Ezio Simonelliex commercialista di Berlusconi e apprezzato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (Lega), a nuovo presidente della Lega Serie A segna in qualche modo una svolta storica per la cabina di comando del massimo campionato italiano. Visto che dopo la sconfitta (datata 4 novembre scorso) sul fronte della riforma dello Statuto FIGC con il nuovo peso politico per la Serie A (in cui 12 circolo hanno votato diversamente rispetto alle indicazioni date dallo stesso Lotito e dal presidente di Lega Casini) verso le elezioni del nuovo presidente federale (fissate per il prossimo 3 febbraio), l’elezione di Simonelli di ieri segna una seconda batosta per il patron della Lazio, che da anni veniva additato come il vero manovratore del vapore del nostro calcio.
Chi ha votato per l’ex commercialista di Berlusconi
Nel dettaglio a votare per Simonelli, che prende il posto del lotitiano Lorenzo Casini, ieri sono stati:
- Atalanta,
- Inter
- Juve
- Bologna,
- Venezia,
- Udinese,
- Roma,
- COME,
- Parma,
- Fiorentina,
- Monza,
- Cagliari,
- Milano,
- Lecce.
Dall’altre parte, si sono schierate invece:
- laziale,
- Napoli,
- Verona,
- Empoli,
- Genova,
- Torino.
Il Torino che, pure era stato tra le 15 società che si erano dette favorevoli a Simonellicome già nella prima assemblea per eleggere il nuovo presidente di Lega anche ieri ha lasciato questo gruppo non avendo intenzione di contrastare la linea Lotito-De Laurentiis.
Sullo sfondo resta la questione delle altre cariche ai vertici della Lega, per cui la questione è stata rinviata ad una nuova assemblea che sarà convocata per il prossimo 10 gennaio (con quorum sceso a 11 voti). In particolare, i club saranno chiamati a votare per eleggere l’amministratore delegato, quattro consiglieri di Lega, un consigliere indipendente, i tre consiglieri federali in rappresentanza della Lega, il presidente del Collegio dei Revisori dei Conti della Lega (con due componenti effettivi e due suppletivi) e l’Organismo di Vigilanza.
fonte calcioefinanza.it