Martedì i prezzi del petrolio hanno oscillato su e giù durante le prime negoziazioni asiatiche, con gli investitori preoccupati per la domanda cinese e in attesa della decisione sui tassi di interesse statunitensi prevista per mercoledì.
Il greggio statunitense West Texas Intermediate è sceso di 6 centesimi a 70,65 dollari al barile alle 01:12 GMT, mentre il Brent ha perso 1 centesimo a 73,90 dollari al barile.
I prezzi sono stati influenzati dalle prese di profitto dopo il rally del 6% della scorsa settimana e da una serie di dati economici cinesi deludenti ieri, ha affermato Tony Sycamore, analista di mercato di IG.
Lunedì i prezzi sono scesi dai massimi di diverse settimane a causa dei dati inaspettatamente deboli sulla spesa dei consumatori in Cina, nonostante la forte produzione industriale, e perché gli investitori hanno assunto un atteggiamento di attesa in vista della riunione della Federal Reserve americana.
Martedì e mercoledì la Fed terrà la sua ultima riunione dell’anno, durante la quale si prevede che taglierà i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale.
L’incontro discuterà anche fino a che punto i funzionari intendono ridurre ulteriormente i tassi di interesse nel 2025 e nel 2026 e se la banca centrale ridurrà il suo allentamento in previsione di un aumento dell’inflazione sotto la nuova amministrazione Trump.
Tassi di interesse più bassi possono stimolare la crescita economica e la domanda di petrolio.
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