C’è ovviamente lo schiaffo ricevuto in campo contro l’Aubagne venerdì sera (2-7), le cui tracce sono disastrose e i cui postumi difficilmente svaniranno. Non ci riprendiamo semplicemente da tale umiliazione…
Ma del resto nel calcio le cose vanno sempre molto velocemente, si tratta solo di una partita persa che si può sempre rimontare. Sportivamente, la Berrichonne è arrivata alla tregua in uno stato deplorevole che assomigliava a un vicolo cieco, così era anche un anno fa e l’ha superata. A Natale 2023, Berri era a 5 punti dalla prima squadra non retrocessa, esattamente come il gap che separa Châteauroux (lanterna rossa a 9 punti) dal Paris a 13 (15e con 14 punti). Ciò non garantisce in alcun modo un secondo lieto fine, è solo la prova che è ancora possibile.
Finanze in rosso
Ciò che potrebbe rivelarsi inesorabile, però, è la situazione finanziaria in cui si troverà Berri a fine anno. La NR ne ha già fatto eco, ma ricorda che il club deve ripagare un debito di oltre 2 milioni di euro (Urssaf, PGE, fornitori), senza dimenticare che anche di questo si occupa il tribunale del lavoro. In uno dei quattro casi in corso, l’ex fisioterapista Christophe Raite (al club nel 2018-2019) si è visto riconoscere un risarcimento di 250.000 euro (per straordinari non retribuiti all’epoca) e avrebbe chiesto che tale somma gli venisse versata immediatamente. A nostra conoscenza sono pendenti altri tre casi, quello di un ex intendente, Manu Imorou, e Bruno Allègre (che chiede 700.000 euro).
Somme a cui vanno aggiunte le operazioni quotidiane (stipendi, spese, ecc.), che comprendiamo sono sempre più complicate da assumere. Ricordiamo inoltre che il DNCG non ha convalidato i dati presentati dal club durante l’ultima udienza e ha pronunciato una retrocessione precauzionale accompagnata da un divieto di reclutamento.
Poche ore prima dell’incontro contro Aubagne, in un incontro chiuso alla stampa, il presidente Benjamin Gufflet ha presentato ai partner e agli eletti il suo “Progetto Berri”: “L’incontro pre-partita è andato molto beneconfida Marc Fleuret, presidente del consiglio dipartimentale, intervenuto. Ils (Benjamin Gufflet e il suo team di Stratton) hanno descritto la situazione (finanziaria) che hanno trovato al loro arrivo, hanno ricordato la drastica riduzione delle buste paga e del budget che hanno fatto e hanno delineato ciò che intendevano mettere in atto. Hanno parlato della DNCG, ricordando che il problema è che non ha stanziato le somme richieste al tribunale del lavoro. Benjamin Gufflet ha detto che era ben consapevole di non essere abbastanza presente e che avrebbe fatto di tutto per trovare una persona che lo rappresentasse lì. (e chi probabilmente non sarà Aliaume Gonthier). Come è stato detto ai membri lunedì precedente, vogliono creare una struttura locale che consenta alle persone di rientrare nel capitale a partire da 3.000 euro. Vogliono trasferire la partnership. »
La partita che seguì doveva ovviamente calmare gli entusiasmi. In ogni caso, questo incontro costituisce un’illustrazione degli sforzi essenziali di raccolta fondi intrapresi dal management. Una ricerca che non si nasconde visto che il presidente ha già menzionato nella NR i piani di cessione dei giocatori (erano stati citati Konaté, Diallo), la percentuale prevista sui possibili trasferimenti dei giocatori formati nel club (Mateta, Wissa, ecc.), l’acquisto del centro di formazione di Scalis per farne una fonte di reddito, la vendita del terreno ad Arthon… Tante pratiche a lungo termine di cui non si conoscerà subito l’esito.
Una inesorabile ripresa giudiziaria?
Altre fonti invitano a pensare che l’emergenza sia comunque assoluta. Se nulla cambia molto rapidamente, se un miracolo finanziario non cade dal cielo, un recupero giudiziario di Berrichonne è un’ipotesi del tutto possibile, se non probabile, nelle prossime settimane o addirittura nei prossimi giorni.
Sul piano finanziario, questa procedura permetterebbe di alleviare la pressione che grava sul club e di proseguire le sue attività. In cambio, come è avvenuto per i Girondins de Bordeaux la scorsa estate, questo recupero significherebbe un’inevitabile retrocessione (come minimo) in Nazionale 2. Il che costituirebbe uno tsunami per Berri!
Contattato per esprimere la sua opinione su questa scottante questione, Gil Avérous, sindaco di Châteauroux e ministro dello Sport dimessosi in attesa della nomina di un nuovo governo, ha risposto: “Non ho informazioni specifiche ma vorrei incontrare i leader nei prossimi giorni…”
Cos’è il recupero giudiziale?
Secondo la definizione del sito ufficiale di informazione amministrativa delle imprese, “la procedura di recupero giudiziale è destinata alle imprese che si trovano in difficoltà finanziarie. Permette di continuare l’attività di un’impresa in cessazione dei pagamenti. Questa procedura consente di congelare i debiti, ottenere la remissione dei debiti e scadenze di pagamento una volta adottato il piano di risanamento.
Se questo risanamento non dovesse bastare a risanare la società, il passo successivo sarà la liquidazione giudiziale, cioè la pura e semplice scomparsa della società…
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