Lunedì è arrivato a Kiev il leader dei conservatori tedeschi Friedrich Merz, favorito alle elezioni parlamentari di febbraio. Questa visita arriva una settimana dopo il viaggio in Ucraina del cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz.
Il presidente dell’Unione cristiano-democratica (CDU) Merz è favorevole, a determinate condizioni, alla consegna di missili Taurus tedeschi a Kiev, al contrario di Olaf Scholz che continua a rifiutarsi per paura di un’escalation con la Russia. Lunedì mattina è stato ricevuto dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj.
“Oggi sono andato a Kiev per scoprire qual è la situazione in Ucraina e dove possiamo fornire supporto”, ha detto su X in una didascalia che accompagnava una foto del suo arrivo in treno.
“La guerra in Ucraina deve finire il più presto possibile. (Il presidente russo Vladimir) Putin accetterà di negoziare solo se l’Ucraina riuscirà a difendersi”, ha scritto anche.
Una settimana fa anche Olaf Scholz è andato a Kiev. Ha assicurato a Volodymyr Zelenskyj che la Russia non può “dettare” le sue condizioni per la pace all’Ucraina. Il capo dello Stato ucraino ha detto di aver discusso nuovamente con il cancelliere tedesco la richiesta per la consegna di missili Taurus, capaci di colpire in profondità il territorio russo.
Fornitore di secondo soccorso
Dall’invasione russa, la Germania è stata il secondo maggiore fornitore di aiuti militari a Kiev, dopo gli Stati Uniti. La guerra in Ucraina si è già affermata come uno dei temi principali della campagna elettorale tedesca, per la quale la CDU è la grande favorita con circa il 30% delle intenzioni di voto.
Come Olaf Scholz, Friedrich Merz aveva già visitato l’Ucraina poco dopo l’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022.
Questi viaggi avvengono in un momento in cui le forze ucraine si stanno ritirando dal fronte e l’arrivo a gennaio di Donald Trump alla Casa Bianca fa temere una cessazione degli aiuti americani a Kiev.
Volodymyr Zelenskyj ha assicurato domenica di volere una “pace duratura” per il suo Paese, il giorno dopo un’intervista a Parigi con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, il quale da parte sua ha indicato che Kiev dovrebbe “probabilmente” aspettarsi meno aiuti americani dopo il suo insediamento.
/ATS
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