La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 e l'influenza stenta a decollare, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Federazione dei sindacati farmaceutici francesi. Le autorità sanitarie chiedono alla popolazione “una maggiore mobilitazione”.
Un numero di vaccini in diminuzione, rispetto allo scorso anno
Secondo questi dati, il numero di dosi di vaccino antinfluenzale consegnate è diminuito del 5%. In questa fase sono stati consegnati 8 milioni di vaccini rispetto agli 8,4 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Un calo ancora più notevole per il Covid-19, con circa 2 milioni di dosi somministrate in questa stagione, contro le 4,4 milioni del 2023 alla stessa data.
In un comunicato stampa congiunto, il Ministero della Salute e dell’Accesso alle cure, dell’Assicurazione Sanitaria e della Sanità Pubblica francese ribadiscono l’importanza della vaccinazione contro l’influenza e il Covid-19.
“Considerato il periodo invernale, la dinamica epidemica dei virus respiratori rischia di accelerare rapidamente nelle prossime settimane e richiede preparazione. soprattutto prima delle vacanze di fine anno.
Vaccinazione per i più vulnerabili
Sebbene la campagna di vaccinazione contro influenza e Covid sia iniziata a metà ottobre, rimane attuale. Tanto più che gli indicatori dimostrano che l’epidemia influenzale è incombente: sono in costante aumento, secondo l’ultimo bollettino della Sanità Pubblica francese. I dipartimenti dell'Ile-de-France, della Normandia e dell'Hauts-de-France sono già classificati allo stadio pre-epidemico.
Per quanto riguarda il Covid-19 la situazione per il momento sembra stabile, ma potrebbe cambiare. Le autorità ricordano a questo proposito che è necessario un periodo di 15 giorni affinché la vaccinazione sia efficace e invitano quindi la popolazione – in particolare le persone più vulnerabili – a non aspettare”,da tutelare durante le vacanze di fine anno“.
Come spiegare la situazione?
Insistendo sul fatto che”la vaccinazione dei più vulnerabili è il modo più efficace per prevenire le forme gravi“, ha incoraggiato il ministro della Salute Geneviève Darrieusecq “esortare i 17,2 milioni di persone invitate a vaccinarsi a rivolgersi al proprio farmacista, infermiere, medico o ostetrica per compiere questo gesto semplice e utile per tutti“.
Perché tanta riluttanza da parte della popolazione a ricevere il siero?
Il dottor Gérald Kierzek, medico d'urgenza e direttore medico di Doctissimo si rammarica di questa situazione e la attribuisce ad un crollo della fiducia. Per quali ragioni? Ce ne sono diversi, secondo il medico: “LUN pandemia che abbiamo vissuto, con vaccinazioni quasi obbligatorie, prese di posizioni perentorie, successivamente contraddette; la violenza di certi medici… Tutto ciò ha portato a mettere in discussione le parole di medici esperti, tutti come quello dei politici o dei giornalisti. IL la perdita di fiducia è stata amplificata anche dai social network.
Cosa possiamo fare per ripristinare questo collegamento? “Dobbiamo tornare a un rapporto individuale medico-paziente con la discussione sui rischi-benefici della vaccinazione senza dogmatismi” consiglia il nostro esperto. Una soluzione per sopperire al ritardo che si sta delineando in termini di copertura vaccinale della popolazione.
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