Israele sta esplorando la possibilità di inviare una delegazione di negoziatori in Egitto nei prossimi giorni per valutare l’opportunità di portare avanti un accordo sugli ostaggi. In realtà, la decisione dipende in gran parte dalle risposte che si otterranno dagli incontri dei mediatori con gli alti funzionari di Hamas arrivati al Cairo.
Israele è infatti incoraggiato dal messaggio intransigente del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, sul rilascio degli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza, ancor prima che entri in carica il 20 gennaio.
La posizione di partenza di Israele nei negoziati sarà la proposta di mediazione finale presentata dall’amministrazione Biden il 16 agosto, secondo quanto appreso dal sito israeliano 124News. Secondo la proposta, verrà attuato un cessate il fuoco di sei settimane, durante il quale verranno rilasciati ostaggi e prigionieri palestinesi, e i negoziati riprenderanno nei termini di un cessate il fuoco permanente.
Secondo la proposta, l’esercito israeliano ridurrà significativamente la sua presenza sull’asse di Filadelfia, ma non si ritirerà del tutto, come ha già confermato un funzionario israeliano alla fine della scorsa settimana. Inoltre, la discussione su un cessate il fuoco permanente sarà rinviata alla seconda fase dell’accordo.
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