Cera piuttosto prevedibile. Una settimana dopo la scomparsa di Morgane Rivoal a Pabu, vicino a Guingamp (Côtes-d'Armor), il pubblico ministero di Saint-Brieuc, Nicolas Heitz, ha comunicato questo lunedì che è stata appena aperta un'indagine giudiziaria e che la continuazione dell'indagine d'ora in poi le indagini verrebbero svolte sotto l'autorità di un giudice istruttore. Indagini che, per il momento, non hanno quindi dato alcun esito, nonostante le ingenti risorse impiegate nei giorni scorsi per cercare di ritrovare l'adolescente di 13 anni, la cui madre, Aurore, ha denunciato la scomparsa lunedì 25 novembre a fine mattinata.
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Quel giorno, poche ore prima, il collegio Albert-Camus le aveva comunicato che sua figlia si era iscritta alla quarta classeenon era andato a lezione. Morgane, il cui volto appare sui manifesti dei ricercati, non è salita sull'autobus che prende quotidianamente.
“Papà, mamma, scusate, me ne vado”
Aveva intenzione di fare la sgualdrina? Si tratta di un'ipotesi, visto che la maggiore di questi tre bambini, a quanto pare, sabato aveva annunciato sui social che lunedì non sarebbe andata a lezione. Un annuncio che sarebbe arrivato alle orecchie dei genitori e avrebbe scatenato un litigio in serata, in particolare con il padre, Yoann, che avrebbe rotto il cellulare della figlia, accusandola di aver creato di nascosto un account su TikTok.
È attraverso questo messaggio che Morgane ha avuto un brutto incontro? È questo uno degli ambiti di lavoro seguiti dagli inquirenti, che hanno effettuato più di un centinaio di udienze nell'ambiente stretto della giovane, ma anche nella Drôme e nell'Eure, dove due persone sono state arrestate prima di essere rilasciate per insufficienza di prove.
Al primo, 21 anni, che aveva creato un account falso su Snapchat a nome di Morgane Rivoal, sono state scoperte immagini pedopornografiche (estranee alla donna scomparsa). Quanto al secondo (29 anni), sarebbe stato in contatto con la donna costarmoricana senza che in questa fase gli venga addebitata alcuna colpa.
Tuttavia, un pezzo di carta accartocciato trovato nel cestino della spazzatura dell'adolescente sosterrebbe comunque la tesi di una partenza volontaria: “Papà, mamma, scusate, me ne vado”, si legge lì. Resta da vedere se è stata proprio lei a scriverlo, e se lei che non era mai scappata se n'era andata davvero sola. Oppure siamo venuti a cercare Morgane, descritta dai suoi compagni come “timida, discreta e riservata e che a volte si lasciava delle cicatrici”?
Partenza volontaria, brutto incontro o dramma familiare?
I cani da localizzazione mobilitati a metà settimana hanno perso le sue tracce nel percorso tra casa sua e il quartiere di Castel-Pic, a meno di un chilometro di distanza, dove solitamente prende l'autobus. Nessuna traccia né negli specchi d'acqua circostanti, rilevati dai sommozzatori, né nel raggio di 15 chilometri intorno al lodge di famiglia, perquisito dai circa ottocento volontari che venerdì hanno preso parte alla perquisizione dei cittadini e in cui anche i congiunti dei giocatori e dei allenatore della squadra di calcio En Avant Guingamp.
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Risposta
I controlli porta a porta e stradali effettuati durante tutto il fine settimana dai gendarmi non hanno fornito ulteriori informazioni. Gendarmi che hanno rinnovato questo lunedì la loro richiesta di testimoni, mettendo a disposizione un indirizzo e-mail dedicato ([email protected]) per raccogliere il minimo indizio.
Per il momento, dopo aver ricevuto e analizzato più di un centinaio di segnalazioni, «non si preferisce nessuna pista», ha ricordato il pubblico ministero. Di conseguenza non è escluso alcun caso, compreso quello di un dramma familiare.
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