Investing.com – Novembre è stato in generale un mese positivo per i titoli azionari statunitensi, con l’indice che ha toccato diversi nuovi massimi storici dopo il crollo del mese precedente.
Il catalizzatore principale è stata la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali e la presa del potere da parte dei repubblicani alla Camera dei Rappresentanti e al Senato. Questo contesto ha portato a un rally del 5,9% del rendimento totale dell’S&P 500, segnando la performance mensile più forte dell’indice nel 2024.
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L’indice S&P 500 a pari ponderazione ha fatto ancora meglio, guadagnando il 6,4%, ha rivelato la società. Deutsche Bank (ETR:) in un rapporto.
Indicatori come le richieste iniziali settimanali di disoccupazione, scese al livello più basso da maggio, e l’indice ISM dei servizi di ottobre, che ha raggiunto il livello più alto da luglio 2022, hanno contribuito alle prospettive positive per gli asset rischiosi statunitensi. Anche la fiducia dei consumatori è salita al livello più alto da luglio 2023, secondo il provvedimento del Conference Board.
Al contrario, l’annuncio da parte del presidente Trump di nuove tariffe sui prodotti provenienti da Messico e Canada, nonché di un dazio aggiuntivo sulla Cina, ha portato a una reazione più negativa da parte di alcuni asset.
Ad esempio, i titoli legati ai chip sono stati sotto pressione, con un leggero calo dello 0,4% e un calo dello 0,4%, che segue le società con attività significative in Cina, del 3,5%. Inoltre, l’indice europeo delle automobili e dei ricambi è sceso del 4,1%.
“In effetti, c’è stata una chiara reazione tra gli asset che sarebbero sensibili all’imposizione di tariffe”, ha osservato Deutsche Bank.
Novembre è stato positivo anche per i titoli sovrani europei, con i titoli sovrani in euro in rialzo del 2,3% poiché gli investitori si aspettavano tagli dei tassi più rapidi da parte della Banca Centrale Europea. Tuttavia, gli OAT francesi hanno sottoperformato a causa delle preoccupazioni fiscali del paese.
Tra gli altri asset, si è rafforzato a novembre, continuando la sua traiettoria rialzista da ottobre con un guadagno dell’1,7%. Anche l’indice ha registrato un aumento significativo, con un aumento del 38,5% nel corso del mese, raggiungendo il suo aumento mensile più forte da febbraio.
Al contrario, i metalli preziosi hanno deluso gli investitori, registrando la peggiore performance mensile da settembre 2023 con un calo del 3,7%.
Allo stesso modo, l’argento e il platino hanno registrato la peggiore performance mensile rispettivamente da settembre 2023 e agosto.
Infine, l’euro ha subito un calo del 2,8% rispetto al dollaro statunitense, rappresentando il calo mensile maggiore in 18 mesi e rendendolo la valuta del G10 con la peggiore performance del mese.
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