L’assenteismo sul lavoro colpisce alcuni settori più di altri in Francia. Soprattutto i dati della DGAFP ci permettono di vedere la situazione con maggiore chiarezza.
Il congedo per malattia è regolarmente oggetto di un appassionato dibattito nel nostro Paese. Tra privato e pubblico e tra alcuni settori di attività i confronti sono frequenti. I dati ufficiali aiutano comunque a chiarire la questione.
Se con la pandemia di Covid-19 era emersa una discrepanza tra assenteismo nel settore pubblico e nel settore privato, ora il divario sembra ridursi. Il rapporto della DGAFP (Direzione Generale dell’Amministrazione e della Funzione Pubblica) del 2024 indica che i dipendenti pubblici sono assenti più dei dipendenti del settore privato, con un’assenza per motivi di salute di 12 giorni in media nel 2023 rispetto ai 10,3 giorni del settore privato. Una differenza di 1,3 giorni dimezzata rispetto al 2022 quando era di 2,8 giorni.
Inoltre, non sono i funzionari statali a gonfiare queste statistiche. Con una media di 8,4 giorni di assenza all’anno, sono al di sotto del settore privato che ha una media di 10,3 giorni. Il servizio civile ospedaliero e territoriale, invece, presentano un numero di giorni di assenza per motivi sanitari abbastanza elevato, rispettivamente 14 e 14,7 giorni.
Quest’ultimo dato non è banale. Rivela una realtà più ampia: sia nel settore pubblico che in quello privato, è il settore della salute umana e dell’azione sociale a essere maggiormente colpito dall’assenteismo. Le cifre parlano chiaro: questo settore registra il 7,56% di assenteismo nel 2023, secondo l’ultimo barometro di WTW, società specializzata in capitale umano.
Tuttavia, se il legame tra servizio pubblico ospedaliero e sanità è evidente, va notato che una parte degli agenti territoriali si dedica al sociale. Alcuni di loro sono infatti educatori, assistenti sociali, badanti o anche assistenti familiari. Lavori in cui il carico emotivo è significativo, lo stress intenso e le condizioni di lavoro spesso difficili. La carenza di personale in questo settore può peggiorare la situazione, creando un circolo vizioso in cui il sovraccarico di lavoro genera più interruzioni, che a loro volta aumentano la pressione sui team presenti.
Per maggiori dettagli sull’assenteismo nel settore sanitario e sociale si può fare riferimento all’indagine sulle Condizioni di Lavoro 2012-2013 condotta da Dares (Direzione per l’Animazione della Ricerca, degli Studi e della Statistica) che ha evidenziato che gli addetti alla manutenzione ospedaliera, gli assistenti infermieristici, infermieri e ostetriche erano a capo degli assenti sia nel settore pubblico che in quello privato.
Inoltre, in tutti i settori, notiamo ogni volta che le assenze per malattia aumentano con l’età. Il servizio civile territoriale non fa eccezione a questa osservazione. Dall’indagine INSEE sull’occupazione 2023 emerge che l’assenteismo aumenta da 9,5 giorni tra gli agenti del servizio civile locale con meno di 30 anni a 19,2 giorni all’anno tra i colleghi di 50 anni e più. In questo contesto può quindi essere interessante specificare che l’organo territoriale è la più antica delle tre funzioni pubbliche. Nel 2021 l’età media degli agenti territoriali è stata infatti di 46 anni secondo la relazione annuale sullo stato della funzione pubblica.
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