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A Nantes, le chiese guardano alla schiavitù di ieri e di oggi

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Hanno visitato le stanze del castello dei duchi di Bretagna dedicate alla tratta degli schiavi dell'Atlantico e hanno percorso il percorso sotterraneo del Memoriale dell'abolizione della schiavitù, questa domenica 1È Dicembre. Rappresentanti delle diverse confessioni cristiane francesi (cattolici, protestanti e ortodossi) si recarono a Nantes, città emblematica della tratta degli schiavi in ​​Francia tra il XVII e il XVII secolo.e e XIXe secoli. Per concludere un anno di ricerche congiunte effettuate “sulla persistenza del razzismo, anche nelle nostre comunità cristiane”, ha spiegato Eric de Moulins-Beaufort, presidente della Conferenza episcopale.

Schiavitù moderna

“Alcuni cristiani si sono opposti alla schiavitù, ma meno del necessario e in modo relativamente inefficace”. ha sottolineato il rappresentante della Chiesa cattolica, insieme al metropolita Dimitrios, a capo dell'assemblea dei vescovi ortodossi, e al pastore Christian Krieger, per la federazione protestante. Tutti e tre fanno parte del Consiglio delle Chiese Cristiane in Francia.

Alla vigilia della Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù, è stata messa in discussione anche la schiavitù moderna. Quello che “continua nel nostro tempo in forme nuove, più insidiose e anche più crudeli, come il lavoro minorile”, ha sottolineato il metropolita Dimitrios durante un momento di preghiera interreligiosa presso la Basilica di San Nicola, a cui hanno partecipato una sessantina di persone.

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