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sospettato di due omicidi nel 1988 e nel 2000, l’uomo lasciò la custodia della polizia a Grenoble

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Sospettato dell’omicidio di una ragazza di 15 anni nel 1988 e di quello di una donna di 40 anni nel 2000 in Isère, un uomo ha lasciato la polizia venerdì 29 novembre 2024 al mattino, ha indicato la procura di Nanterre, richiesto dalAfp. Questo venerdì mattina è stato presentato al giudice delle libertà e della detenzione del tribunale di Digione (Côte-d’Or) “nell’ambito dell’esecuzione di un mandato d’arresto del gip, in attesa del suo trasferimento ai fini della presentazione al gip del polo di Nanterre nei prossimi giorni”, ha detto l’accusa.

Il sospettato, di circa sessant’anni, è stato identificato grazie al suo DNA e posto in custodia di polizia lunedì 25 novembre presso la gendarmeria della sezione ricerche di Grenoble (Isère). È sospettato di essere coinvolto nell’omicidio di Leila Afif, uccisa nel 2000 a La Verpillière, e in quello di Nathalie Boyer, 15 anni, trovata con la gola tagliata nell’agosto 1988 a Saint-Quentin-Fallavier.

Leggi anche: “Un caso, o lo sopportiamo, o lo facciamo vivere”: nel cuore della cella dei casi irrisolti di Grenoble

Due procedure rilanciate dal centro “cold cases” di Nanterre

Il centro dei crimini seriali o irrisolti (il casi freddi) di Nanterre, creato nel 2022, aveva rilanciato queste due procedure, ora unite. Il DNA del sospettato è stato trovato sui sigilli del fascicolo Afif e “Il lavoro della SR [section de recherches] di Grenoble ha permesso di realizzare il collegamento » tra questi due casi, aveva precisato alAfp Io Corinne Herrmann, avvocato della famiglia di Nathalie Boyer.

Nathalie Boyer è una delle vittime del cosiddetto caso dei “Scomparsi dell’Isère”, che riunisce da nove a dodici sparizioni o omicidi di bambini avvenuti nel dipartimento tra il 1983 e il 1996.

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