Strasburgo, Lille, Perpignan… Le azioni degli agricoltori si sono moltiplicate in tutta la Francia questo martedì 26 novembre. All’Assemblea nazionale i deputati si sono espressi contro l’accordo UE-Mercosur.
21:25 – I deputati si oppongono principalmente all’accordo Mercosur
Martedì sera, durante una votazione puramente consultiva organizzata al Palazzo Borbone, i deputati hanno votato in larga parte contro l’accordo del Mercosur. Nel dettaglio, 484 di loro hanno votato a favore della dichiarazione del governo “contro la firma di questo accordo così come lo prevede la Commissione europea”, e solo 70 deputati si sono espressi contro.
20:49 – Gli agricoltori “sanno che possono contare su di me”, assicura Michel Barnier
Sul set di 20:00 martedì sera, su TF1, il primo ministro ha assicurato di voler mantenere le promesse fatte agli agricoltori, sottolineando la responsabilità che avrà l’opposizione su questo punto in caso di censura da parte del governo. Se cade il governo “dovremo riprendere i colloqui, ci sarà una tempesta abbastanza grave sui mercati finanziari. […] Tutto si ferma[ra] pendente [un] tempo”, ha avvertito, prendendo l’esempio dei contadini: “Sanno che possono contare su di me. Mantengo gli impegni. Li supportiamo, facciamo quello che chiedono da anni. Tutto questo finirebbe” se ci fosse la censura.
18:58 – Il Coordinamento rurale pronto a “restare tutta la notte” a Saint-Quentin-Fallavier (Isère)
A Saint-Quentin-Fallavier (Isère), gli agricoltori del Coordinamento rurale sono ancora presenti vicino alla base Lidl. Nelle colonne di Delfinato Libéréil tesoriere del Coordinamento rurale dell’Isère Jean-Marie Sauge si è detto disponibile a discutere con il rappresentante dello Stato se quest’ultimo venisse a trovarli sul posto. Ricordiamo che martedì il sottoprefetto si è recato a La Tour-du-Pin per un incontro con la FDSEA. “Altrimenti potremmo restare tutta la notte”, ha avvertito.
18:40 – Bloccata un’uscita dell’A9 nei pressi di Perpignan
Gli agricoltori si sono riuniti al casello autostradale sud di Perpignan. Sulla A9 l’uscita 42 è vietata a tutti i veicoli. “La rotatoria sud è bloccata dagli agricoltori. La rete secondaria è interrotta a causa di una manifestazione nel settore”, precisa L’indipendente. Sulla rotatoria sono stati abbandonati pallet, pneumatici e rotoli di PVC.
18:13 – Il Ministro del Commercio Estero critica l’accordo Ue-Mercosur
“Questo accordo è in completo disaccordo con le sfide del nostro tempo (…) Non possiamo, in termini di politica commerciale, introdurre prodotti a basso prezzo e più competitivi, perché sono meno standardizzati”, afferma Sophie Primas, ministro delegato a responsabile del Commercio Estero, davanti ai deputati dell’Assemblea Nazionale.
17:51 – Nel Gers, una fabbrica della Danone occupata dal Coordinamento rurale
Il secondo sindacato agricolo di Francia, il Coordinamento rurale, occupa questo pomeriggio l’ingresso dello stabilimento Danone a Villecomtal-sur-Arros nel Gers, un villaggio di 800 abitanti situato a sud-ovest di Auch, prefettura del dipartimento. Gli allevatori presenti sul posto hanno scaricato diversi cassonetti davanti al sito di produzione di latte vegetale per esprimere la loro rabbia. “Una quindicina di trattori sono arrivati davanti allo stabilimento Danone alle 14.15”, spiega La Dépêche du Midi.
17:24 – “L’agricoltura non dovrebbe mai essere una variabile di aggiustamento”, assicura Annie Genevard
“L’accordo così come lo prevede l’UE non è accettabile”. Il governo è fermamente e “risolutamente” contrario. “L’agricoltura non dovrebbe mai essere una variabile di aggiustamento” a livello europeo, ha affermato il ministro dell’Agricoltura, Annie Genevard, martedì 26 novembre davanti all’Assemblea nazionale. “Da troppi anni il mondo agricolo è stretto in una morsa, quasi soffocato da ingiunzioni contraddittorie, di cui l’accordo negoziato con il Mercosur previsto dalla Commissione è l’emblema (…) gli agricoltori hanno la sensazione” che chiediamo loro di cambiare con la forza le loro pratiche, promuovendo al contempo le importazioni di prodotti che non soddisfano i loro standard”, continua.
16:57 – Azione choc della Confederazione contadina della Dordogna
In Dordogna, la Confederazione dei contadini porta avanti un’azione shock davanti alla Camera dell’Agricoltura del dipartimento. Davanti all’edificio venivano posti paia di stivali, che simboleggiavano i contadini morti per mancanza di reddito. “Siamo pieni di libero scambio”, afferma François Soulard, portavoce del sindacato Confédération paysanne en Dordogne, presso Sud Ouest. Il sindacato presenterà una mozione di censura contro l’accordo di libero scambio tra Ue e Mercosur.
16:23 – Come può la Francia far fallire l’accordo UE-Mercosur?
Un voto massiccio da parte dei parlamentari contro l’accordo UE-Mercosur consentirebbe alla Francia di costruire una causa più solida in vista delle discussioni con la Commissione Europea, i cui negoziati dovrebbero svolgersi nei prossimi mesi.
Per impedire la ratifica dell’accordo, la Francia deve riunire quattro paesi europei con una densità di popolazione sufficientemente elevata da impedire ai suoi sostenitori di raggiungere il 65% della popolazione. In caso contrario, la maggioranza qualificata adotterà il testo che passerà nelle mani dei deputati europei. Con la loro approvazione, l’accordo sarà generalizzato a tutta l’UE. Per il momento, oltre all’Italia e alla Polonia, potrebbero unirsi alla controparte anche l’Austria e l’Irlanda, che però mantengono delle riserve.
15:57 – In Europa, la Francia non è la sola contraria all’accordo Mercosur
Il governo francese, che si oppone alla firma dell’accordo, assicura che la costruzione di una minoranza di blocco nell’accordo UE-Mercosur procede in Europa. In particolare, l’Italia e la Polonia si sono unite alla Francia contro la ratifica del trattato.
15:55 – Gli eurodeputati discutono sul Mercosur
L’Assemblea nazionale dovrà votare questo martedì il trattato con il Mercosur. Questo dibattito tra parlamentari, organizzato ai sensi dell’articolo 50-1 della Costituzione, consente al governo, di propria iniziativa o su richiesta di un gruppo parlamentare, di fare una dichiarazione su un argomento stabilito in anticipo. I deputati vengono poi portati al dibattito e, in alcuni casi, come questo, al voto.
All’origine di questa proposta c’è il ministro incaricato dei Rapporti con il Parlamento, Natalie Delattre. Maud Bregeon, portavoce del governo, ha affermato che Michel Barnier sostiene l’iniziativa: “È legittimo che l’Assemblea nazionale possa esprimersi sulla questione”, ha dichiarato su TF1.
15:41 – Marc Fesneau categorico prima del voto: “non vogliamo il Mercosur come lo abbiamo davanti agli occhi”
Invece di “dividere il Paese e dare a Madame Von Der Leyen l’immagine che il Paese è disunito (…) possiamo almeno concordare sull’idea che non vogliamo il Mercosur così com’è, lo abbiamo davanti agli occhi”. , ha insistito martedì il leader del gruppo MoDem ed ex ministro dell’Agricoltura, Marc Fesneau, prima del voto dell’Assemblea nazionale sul trattato tra l’UE e il Mercosur. Altrimenti “potrà precipitarsi e alla fine ci sarà il Mercosur”, avverte.
15:13 – Operazione di scarico in corso davanti alla MSA di Perpignan
I contadini dei Pirenei orientali si sono diretti alla Mutualité sociale agricole, dopo aver fatto tappa in prefettura. Diversi bidoni di piante sono stati abbandonati dagli agricoltori presenti sul posto, proprio di fronte alla MSA di Perpignan, come si può vedere in queste immagini di L’Indipendente :
14:48 – La FNSEA e la JA davanti all’Agenzia per l’Acqua a Rouen
I membri del sindacato dei Giovani Agricoltori della Normandia (JA) si sono riuniti davanti all’Agenzia dell’Acqua a Rouen per chiedere una semplificazione normativa delle loro pratiche. Sono accompagnati da membri della FNSEA della Seine-Maritime. In totale sono presenti sessanta agricoltori per protestare.
14:24 – A Lille attesi un centinaio di trattori
Questo martedì, un centinaio di trattori dovrebbero dirigersi verso Lille per esprimere la loro rabbia e far sentire le loro richieste. Finora al Nord il mondo agricolo si era servito di striscioni e messaggi diffusi, ora intende cambiare marcia. Il convoglio dovrebbe raggiungere la città amministrativa della capitale delle Fiandre.
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