Una stellaL’ennesima pioggia torrenziale ha appena causato molti danni a Port-Gentil. Il 25 novembre diverse scuole, aziende e amministrazioni si sono trovate in acqua serie di grandi avversari. Nella città del petrolio, indicizziamo una politica di urbanizzazione e igiene inesistente o inizialmente inadeguata. In sua assenza, sommata all’incivismo della popolazione, essole inondazioni sono in aumentont di settimana in settimana, e causant danni materiali significativi.
Popolazioni esposte alle inondazioni durante le piogge torrenziali nella capitale economica. © GabonReview
Come gran parte delle città del Gabon in generale, Port-Gentil, la capitale economica, ha registrato ancora una volta forti eventi avversi con precipitazioni molto elevate. Lunedì 25 novembre, dalle 9:00 alle 16:00, la città ha subito inondazioni senza precedenti in diversi quartieri. Se parliamo di cambiamenti climatici che portano a gravi conseguenze, non dimentichiamo l’assenza di adeguate politiche di urbanizzazione e igiene delle città, nonché l’inciviltà delle popolazioni.
«Jè rimasto vittima di un incendio. Mora faccio fatica a trovare dove dormire con i bambini. Tutta la mia casa è piena d’acqua“, si è lamentata una vittima dell’alluvione a Port-Gentil.
A Port-Gentil, con l’acqua piovana fino alle ginocchia, i cittadini avevano difficoltà a svolgere facilmente i propri affari. In questa giornata buia, diverse famiglie hanno perso congelatori, letti, televisori, frigoriferi, soggiorni e molti altri oggetti personali.
Un soggiorno completamente allagato in seguito alla pioggia a Port-Gentil. © GabonReview
«Entrano gli scorpioni, le iguane e perfino i serpenti. Come faccio?”si è chiesto un’altra vittima del disastro, non senza ricordare con convinzione di aver votato “Sì” al referendum del 16 novembre.
Per le popolazioni, le autorità pubbliche e i leader politici sembrano non prendere”molto seriamente questo fenomeno“. Ciò soprattutto perché le inondazioni si ripresentano ogni anno con maggiore intensità e le popolazioni ne pagano il prezzo pesante.
«Non ho altro sostegno oltre a papà Oligui Nguema. Qui abbiamoIl letto è nell’acqua, il congelatore è nell’acqua, tutta la casa è nell’acqua. Che ci aiuti. IOÈ lì per il popolo gabonese», ha aggiunto un’altra vittima.
Il 25 novembre, quartieri esclusivi e sottosviluppati, negozi, scuole, centri commerciali e varie amministrazioni sono stati vittime di queste inondazioni. Nel distretto di Massuku, i residenti accusano il lavoro del Comitato per la transizione e il ripristino delle istituzioni (CTRI) volto ad estendere la scuola pubblica nel suddetto distretto. Lì, l’unico canale che dovrebbe consentire una corretta evacuazione dell’acqua è ostruito da macerie, rifiuti di plastica e altri materiali.
Questo fenomeno fa temere altre inondazioni più gravi. Non un solo angolo della capitale economica è stato risparmiato il 25 novembre dalle 9:00 alle 16:00. In città la situazione è notevolmente peggiorata negli ultimi anni.
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