Hai ragione a sorprenderti: le buone notizie sono rare. Piani sociali, aumenti delle tasse, deficit abissali, morale a zero: per quanto riguarda le cattive notizie, abbiamo una scelta.
Ebbene, la buona notizia è che il prezzo dell’elettricità diminuirà all’inizio del 2025, per la stragrande maggioranza dei privati.
L’unico argomento in discussione è l’entità del calo. Sarà il 9% (questo è il numero che circola)? Un po’ meno o più? Questo dibattito vede contrapposti, da un lato, Michel Barnier e Bercy, dall’altro quasi tutti i partiti politici (non solo la RN), i ministri (come Agnès Pannier-Runacher, per l’ecologia), e la CRE – Commissione di regolamentazione dell’energia .
Perché il prezzo dell’elettricità diminuirà?
Devi spiegare. E questo è positivo, si prevede: i prezzi di mercato dell’elettricità, cioè quelli a cui l’offerta incontra la domanda, sono diminuiti notevolmente da quando è finita la crisi energetica e inflazionistica. Durante questa crisi, per attutire lo shock, il governo ha ridotto le tasse sull’elettricità. Oggi, ed è normale, li vuole riportare al livello precedente, su questo non c’è discussione. Ciò che è dibattuto (e che deve essere dibattuto) è che intende andare oltre, più in alto, sulle tasse per fare soldi nel processo (3 miliardi). La sua tesi: anche con tutte le tasse che voglio condonare, i prezzi per i francesi scenderanno – grazie ai prezzi di mercato di cui abbiamo appena parlato.
Spiegazione poco convincente. In ogni caso sorgono delle domande.
Innanzitutto perché con quanto previsto da Michel Barnier, se si facesse un passo indietro, i prezzi dell’energia elettrica (le nostre bollette) aumenterebbero ancora tra il 2019 e il 2025: del 41%. Strano con le centrali nucleari ammortizzate.
Poi perché il segnale sarebbe disastroso. Siamo incoraggiati, per il clima, a valorizzare l’elettricità – ed è l’elettricità che sta diventando più costosa. Illogico. Una nota interna del governo che mi è arrivata davanti agli occhi dice che l’elettricità finirà per essere tassata più del gas: un peccato.
Infine, le aziende non sono interessate dal prezzo regolamentato: per loro i prezzi aumenteranno. Pagheranno, sempre secondo questa nota riservata, l’energia elettrica più cara che in Germania. Non plausibile.
Quindi, quali soluzioni?
Stasera o domani i senatori bloccheranno l’aumento delle tasse. Con loro i prezzi scenderebbero tra il 12 e il 16%.
Vogliono finanziare l’operazione aumentando il prezzo del gas. Per Barnier è un gioco da ragazzi: una riduzione minore (sull’elettricità) è meglio di un aumento (sul gas). Ebbene, quello che ricordiamo è che sarebbe impossibile trovare 3 miliardi di risparmi su 1.600 miliardi di spesa pubblica. Strano. Ma restiamo fedeli alla buona notizia: nel 2025 l’elettricità costerà meno. Un po’.
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