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Creillois. La prima giornata del processo contro Adama Coulibaly alza un angolo del velo sull’omicidio sull’autostrada A1

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Elijah Bougrer-Cinq-Val è morto nel settembre 2020, sull’autostrada A1. – Foto: Archivi / Oise Hebdo.

Accusato dirapimento e di sequestro seguito da mortoAdama Coulibaly entra, questo lunedì, 25 novembre, nel banco degli imputati del tribunale di Beauvais dove è apparso prima del Corte d’Assise dell’Oise.

Quattro anni dopo i fatti e in custodia cautelare dal 15 ottobre 2020, Adama Coulibaly è appena udibile quando fornisce la sua identità prima di ascoltare il presidente Denis Kenette leggere un riassunto della procedura.

Tutto è iniziato il 24 settembre 2020 sulla A1 in direzione Provincia-Parigi nei pressi del villaggio di Pontarmé dove è stato scoperto un corpo sulla strada. Giunti sul posto, i servizi di emergenza non hanno potuto che constatare la morte di Elijah Bougrer-Cinq-Val che è stato investito da diversi veicoli tra cui un automezzo pesante spagnolo.

Una truffa con la carta di credito

Gli altri tre passeggeri della Clio su cui viaggiava la vittima hanno informato la polizia dicendo che sarebbero andati nella capitale per trascorrere la serata. Precisano poi che, senza poterlo trattenere, Elijah Bougrer-Cinq-Val è saltato dall’auto in corsa. Sempre secondo questi testimoni, prima di commettere questo atto fatale, il giovane piangeva e gridava che per lui era tutto finito.

Il giorno successivo, Wesley Askri, che faceva parte del viaggio, è stato trovato gravemente ferito in un edificio nel quartiere Commanderie di Nogent-sur-Oise ed è morto poche ore dopo all’ospedale di Creil: una nuova tragedia che ha fatto riflettere gli investigatori. che si tratta di un regolamento di conti e questo nuovo elemento è corroborato quando questi stessi gendarmi scoprono che Elijah Bougrer-Cinq-Val è sospettato da Adama Coulibaly e Wesley Askri di essere autore di una truffa con carte di credito per una somma di poco inferiore ai 500 euro.

Una testimonianza schiacciante

Dopo aver letto il sondaggio sulla personalità di Adama Coulibaly in cui i suoi familiari assicurano che non è loquace e che non è cattivo, è uno dei suoi ex compagni a venire a testimoniare. Una giovane donna che ha vissuto con l’imputato per quasi tre anni e dipinge un ritratto intransigente del suo ex: «All’inizio era una brava persona ma dopo qualche mese di convivenza è stato violento con me, mi ha picchiato con una cintura, mi ha chiuso in bagno perché non potessi uscire. Era un bugiardo, un manipolatore e io ero totalmente sotto la sua influenza. Mi ha trovato su Facebook e abbiamo sperimentato un vero amore tossico. Arrivò al punto di farmi bere la candeggina che aveva messo in una bottiglia di Coca Cola per punirmi per essere andato in discoteca senza di lui. Ero il suo dolore, mi ha sputato in faccia e non ha esitato a portarmi nudo in strada. Sono sicuro che avrebbe potuto uccidermi…”

Reagendo a questi commenti, Adama Coulibaly confuta tutte le accuse ma ammette almeno di essere stato violento con lei solo una volta perché, secondo lui, lo aveva spinto al limite…

Una prima udienza che fa ben sperare per la questione principale che dovrebbe essere al centro dei dibattiti: quella di sapere se Elijah Bougrer-Cinq-Val si sia sbalzato volontariamente dall’auto o se sia stato spinto volontariamente fuori dal veicolo. Nel frattempo, Adama Coulibaly resta presunto innocente.

LG

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