Ancor più di ogni anno, Jean-Louis von Hauck, autore da anni residente a Tours, si è interessato al premio Goncourt. E per una buona ragione gli ha appena dedicato un libro L'audacia e l'insolenza dei fratelli Goncourt.
L'autore approfondisce l'intimità di questa sorprendente coppia, questi “fratelli” come dice il lorenese e presidente dell'accademia di Goncourt, Philippe Claudel. Sebbene non molto comprensivo, il maggiore Edmond mantenne la parola data dopo l'impegno preso con la madre per tutta la vita: prendersi cura del più giovane, il più fragile, Jules.
L'autore descrive la gestione delle proprie proprietà in Oriente per guadagnarsi da vivere grazie alla propria penna, dapprima con articoli, opere teatrali, romanzi. E il loro famoso diario, questo catalogo di indiscrezioni sugli amici autori, tra cui Daudet, Zola – che si nutrirà del realismo dei due fratelli –, Turgenev, Flaubert. “Il realismo, questa reazione al romanticismo, viene da Goncourt e poi formerà una scuola con diversi autori, come Huysmans all'inizio della sua opera”.
I Goncourt aggiornano anche l'arte del XVIII secoloe secolo e il Giappone. Il libro su Maria Antonietta ebbe un grande successo. “La notorietà e la consacrazione arrivarono tardi, dopo la morte di Jules nel 1870”. L'omonima accademia nasce dal desiderio di contrapporre l'Accademia di Francia per permettere ai giovani autori di emergere. Il primo premio fu assegnato nel 1903. Il merito del libro sta nell'onestà con cui l'autore traccia sia la grandezza che la piccolezza di questi feroci “fratelli”.
“L'audacia e l'insolenza dei fratelli Goncourt” edito da Hugues-de-Chivré. Prezzo: 20€
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