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le preoccupazioni degli oppositori della linea ad altissima tensione

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Gli uccelli sono minacciati dal progetto della linea ad altissima tensione? È quanto gli esperti hanno voluto verificare a Gard, lungo il controverso tracciato della linea THT tra Jonquières-Saint-Vincent e Fos-sur-Mer. Gli ornitologi avvertono dei rischi di folgorazione.

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Il vento e la pioggia non hanno cancellato la volontà degli ornitologi. Domenica 24 novembre 2024 hanno installato 30 posti di osservazione degli uccelli tra Beaucaire e Fos-sur-Mer. “Cerchiamo principalmente uccelli di grandi dimensioni. Quelli che volano in alto: le gru, le cicogne, gli aironi cinerini e la gallina prataiola che vive da queste parti”, precisa Luc Perrin, contrario al progetto della linea ad altissima tensione nei dintorni.

La gallina prataiola è una specie protetta che vive in Camargue. La linea ad altissima tensione sconvolge il suo habitat. “Il conteggio permette di confermare che l’area che dovrà essere interessata dalla linea in caso di sua installazione è un’area ricca dal punto di vista ornitologico e che vi sono specie particolarmente sensibili che transitano o vivono nel settore”aggiunge Jean-Pierre Trouillas, ornitologo. L'operazione ha quindi permesso di identificare gli uccelli che vi abitano tutto l'anno.

Anche le popolazioni del Gard e del Rodano sono distrutte. “Era impensabile che una linea doppia da 400.000 volt potesse vedere la luce. Negli anni '60, disse lo Stato, “stiamo creando la zona industriale e portuale a Fos-sur-mer, a ovest, che sarà la”. zona turistica della Grande-Motte e nel mezzo, proteggeremo il Delta del Rodano. ricorda Anne Collard, viticoltrice a Beaucaire.

Per alcuni, questo progetto è un’aberrazione.

Corriamo il rischio di distruggere territori dalla biodiversità eccezionale. Cosa lasceremo ai nostri figli e ai nostri nipoti? È un massacro.

Christophe Boisson, futuro vicino della linea THT

Quel giorno si potevano osservare nibbi, fringuelli e poiane comuni. Gli oppositori del progetto della linea ad altissima tensione sperano che Enedis riconsideri la sua copia.

Scritto con E. Mangani

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