Numerosi raduni previsti per il prossimo fine settimana per rendere omaggio a Thomas, il giovane adolescente di 16 anni, ucciso durante un ballo di villaggio a Crépol nella notte tra il 18 e il 19 novembre 2023, sono stati vietati dalla prefettura della Drôme. I servizi statali hanno giustificato questa decisione temendo “significativi disturbi” dell’ordine pubblico.
Un piccolo gruppo di estrema destra chiamato “Justice for Ours” ha indetto un incontro il 19 novembre a Romans-sur-Isère, un anno esatto dopo l’omicidio, ma alla fine ha rinviato la sua convocazione al 30 novembre, dopo le proteste dei vicini il giovane. Lunedì a mezzogiorno il collettivo ha annunciato sui social “il deposito di un’ordinanza sommaria di libertà” per impugnare il decreto della prefettura.
Da alcuni giorni i suoi membri distribuiscono volantini a Roma e dintorni invitando a riunirsi in ricordo di Thomas e Nicolas Dumas, un giovane, giocatore della stessa squadra di rugby dell'adolescente ucciso all'inizio di novembre davanti a un discoteca del dipartimento –, che definiscono “vittime dell’immigrazione”.
Paura di “scontri ideologici” nei comuni della Drôme
Denunciando la strumentalizzazione politica di queste morti, associazioni o organizzazioni di sinistra hanno voluto organizzare una contromanifestazione. “Questa ripresa è oggetto da diverse settimane di numerosi volantini, lettere e dichiarazioni pubbliche, che fanno temere gravi disordini e scontri ideologici a Romans-sur-Isère, Bourg-de-Péage, Crépol e Valence”, scrive la prefettura in una nota. comunicato stampa.
Di conseguenza, il prefetto della Drôme ha deciso di vietare queste due manifestazioni, e più in generale tutti gli assembramenti, dalle 8 di sabato alle 20 di domenica in queste quattro città, con slogan legati ai due morti o con il motivo “la lotta contro il razzismo, l'odio, la lotta contro il razzismo, l'odio e la lotta contro il razzismo”. francocidio, insicurezza o immigrazione”.
Pochi giorni dopo l'omicidio di Thomas, attivisti di estrema destra hanno organizzato una manifestazione simile a una spedizione punitiva nel quartiere Monnaie di Romans, da cui provengono alcune delle quattordici persone incriminate in questo caso.
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