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A Rennes, “ogni giorno da 10 a 20 donne vittime di violenza” si rivolgono all'AFSAD, associazione specializzata

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In occasione della giornata contro la violenza contro le donne, incontro con la direttrice dell'ASFAD, associazione di Rennes che dal 1969 aiuta le donne vittime.

Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L'opportunità di incontrare Maëlle Daniaud, il direttore dell'ASFAD, un'associazione di Rennes che dal 1969 aiuta le donne.

Maëlle Daniaud che per prima sottolinea l’importanza delle mobilitazioni annuali per denunciare la violenza contro le donne. “È sempre un momento importante per la visibilità del fenomeno sociale della violenza contro le donne, ma 25 anni dopo preferirei celebrare lo sradicamento o almeno una netta riduzione della violenza. E vediamo che il fenomeno non diminuisce E poi accanto a queste mobilitazioni, possiamo evidenziare quelle delle migliaia di professionisti, volontari che lottano e lavorano quotidianamente per prevenire, ascoltare, sostenere le donne vittime di violenza sul territorio.

Il direttore dell'ASFAD ricorda che purtroppo questa piaga non diminuisce. «Quindi sui dati del 2023 abbiamo calcolato tre donne al giorno uccise, costrette al suicidio o tentate di uccidere. La cifra resta enorme. E qui parliamo solo di violenza nell'ambito della coppia. perché tutta la violenza contro le donne rimane molto significativa, sia essa fisica, sessuale, psicologica o economica.

Maëlle Daniaud spiega che a Rennes la sua associazione aiuta 236 le persone messe in salvo nel contesto della violenza, più della metà delle quali ospitate in alberghi. Ma c'è anche accoglienza, ascolto, sostegno alle vittime, in particolare attraverso il nostro servizio di accoglienza diurna all'interno della Casa delle Donne Gisèle Halimi, aperta un anno fa sulla piazza dell'Ospedale Sud di Rennes, nel quartiere di Blosne.

“Oggi abbiamo dalle 10 alle 20 donne che vengono a trovarci ogni giorno” ricorda il direttore dell'ASFAD.

Questo lunedì, il Primo Ministro deve annunciare la generalizzazione delle denunce negli ospedali entro la fine del 2025. “È sempre positivo quando si arriva ad agevolare il viaggio delle donne vittime di violenza” riconosce Maëlle Daniaud, ma è anche preoccupata nella Finanziaria una possibile riduzione degli aiuti alle associazioni.

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