Separata dal padre del suo primo figlio dal 2008, Jenifer è rimasta in buoni rapporti con Maxim Nucci. Tanto che non esita a fargli i complimenti e a rivelargli cosa le piace di più di lui.
Poco dopo aver vinto la prima stagione del Accademia delle StelleJenifer ha avuto una bellissima storia d’amore con il musicista Maxim Nucci. Come coppia per sei anni, hanno avuto un bambino di nome Aaron. Un “ragazzino” che non lo è più veramente visto che ha ormai 21 anni. Una volta finita questa relazione, la cantante uscì con altri uomini, tra cui Pascal Obispo e Nicolas Ori. Infine, nel 2013, ha stretto una relazione con Thierry Neuvic dal quale ha dato il benvenuto ad un secondo figlio, Joseph. Dal 2016 è innamorata perfetta di Ambroise Fieschi, che sposerà tre anni dopo. Sono anche i felici genitori di un maschietto, Juvanni.
Jenifer collabora con il suo ex, Maxim Nucci: “Uno studio per il quale nutro molto affetto, che per me è molto speciale“
Oggi Jenifer è una donna felice e amorevole, ma anche una madre orgogliosa dei suoi tre figli avuti da tre uomini diversi. Nonostante le separazioni, non critica i padri dei suoi ragazzi, anzi. In effetti, collabora anche con alcuni di loro. Questo venerdì, 22 novembre, pubblicherà il suo nuovo album intitolato Juke-box in cui copre le sue canzoni di punta. Un’opera che ha registrato con l’aiuto di Maxim Nucci. Colei che lavora sotto il nome Yodelice ha uno studio, Spookland, come spiega nelle colonne di 7 giorni televisivi : “Per il meglio, ciò che mi ha convinto è stato quando è venuta l’idea che non sarebbe stata una compilation, ma un album in cui avremmo rivisitato i miei vecchi titoli (…) E inoltre, tornando in uno studio per il quale ho un tanto affetto, che per me è molto speciale: Spookland (lo studio di Yodelice, Maxim Nucci, il suo vero nome)“.
Jenifer rivela quello che”mirare“alla sua ex
Se anche Jenifer era disposta a lavorare con lui, è perché era la loro prima esperienza, per il suo album Lunatico (2007) è andato bene. “Ho sempre ammirato moltissimo il suo lavoro, fin dall’inizio“, confida. Il suo modo di condurre il progetto si adatta perfettamente alla sua visione: “È una persona istintiva, che ha bisogno di sentire le cose per coglierle, per poter collaborare. Non è una macchina, vero?. E per svelare cosa le piace particolarmente di lui: “È complesso e semplice come me. Questo è ciò che mi piace di lui.“
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