La base lunare che seguirà le missioni Artemis svela i primi dettagli. Alla NASA, l’agenzia spaziale americana, sono state affidate due nuove missioni a SpaceX e Blue Origin. Nel 2032 e nel 2033 le due compagnie si alterneranno dirigendosi verso il nostro satellite naturale per due missioni di trasporto di attrezzature pesanti. A SpaceX, che partirà per primo, la NASA ha chiesto l’invio di un rover pressurizzato. Per quanto riguarda Blue Origin, la società di Jeff Bezos, si tratterà di consegnare le prime infrastrutture della base.
“Avere due fornitori di lander lunari con approcci diversi alla capacità di atterraggio dell’equipaggio e del carico offre flessibilità alla missione garantendo al tempo stesso una cadenza costante di sbarchi sulla Luna per continue scoperte e opportunità scientifiche”ha affermato Stephen D. Creech, vice amministratore della NASA.
Blue Origin consolida il suo posto nel programma Artemis
La presenza di Blue Origin oltre a SpaceX non è una sorpresa, ma rafforza l’azienda di Jeff Bezos, che nel 2022 ha contestato che la NASA conceda missioni solo a SpaceX. Fu nel marzo di due anni fa che l’agenzia spaziale invitò Blue Origin a unirsi al programma, con la missione di sviluppare un lanciatore e un lander lunare, per la missione Artemis V, prevista per il 2028 (ma rinviata al 2030). Per quanto riguarda SpaceX, il suo lander lunare è previsto per Artemis III, e si tratta di Starship HLS. È stato lui a vincere il primo bando della NASA, nell’aprile 2021 (un anno dopo la selezione dei tre finalisti: Blue Origin, Dynetics e SpaceX).
Per spiegare la sua scelta della Starship HLS di SpaceX, la NASA ha citato criteri di riutilizzabilità e costi operativi più controllati. Ci sono voluti due anni, nel maggio 2023, perché Blue Origin riuscisse a recuperare terreno e ad essere inclusa nel programma Artemis, con il suo lander lunare Blue Moon. Per questo la NASA ha investito 3,4 miliardi di dollari nello sviluppo del progetto. Se il budget viene superato, spetterà a Blue Origin investire con fondi propri.
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Artemis III: come SpaceX farà atterrare gli astronauti sulla Luna
In attesa del trasporto di un rover sulla superficie lunare entro il 2032, SpaceX avrà un compito ben più arduo da svolgere con Artemis III, la prima missione che permetterà agli astronauti di atterrare sulla Luna. Inizialmente, SpaceX schiererà la sua Starship HLS nell’orbita terrestre bassa, senza nessuno a bordo, e schiererà anche diverse Starship Tankers, dotate di riserve di carburante. Una volta installato questo dispositivo, gli astronauti della missione Artemis III saliranno a bordo della navicella spaziale Orion della NASA, montata sul lanciatore SLS Block 1.
Per l’inizio del viaggio verso la Luna, l’equipaggio della missione Artemis III si incontrerà con l’astronave HLS, dove attraccherà per effettuare il trasferimento. Due degli astronauti saliranno a bordo del lander lunare di SpaceX, diretti verso la Luna. È con lui che effettueranno la discesa e lo sbarco sulla Luna. Poi, per il ritorno, si dirigeranno nuovamente verso la navicella Orion, che rimane in orbita terrestre bassa, dopo aver prima orbitato attorno alla Luna, a una quota di 100 km. Tieni presente che il soggiorno sulla Luna deve durare in totale sei giorni e mezzo.
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Fonte :
NASA
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