L’Ucraina ha invitato le ambasciate occidentali, che hanno chiuso mercoledì per paura dei bombardamenti russi, a non alimentare la tensione, sottolineando che la minaccia di attacchi russi è stata “quotidiana” nel paese dall’inizio dell’invasione.
Almeno cinque ambasciate occidentali, quelle di Stati Uniti, Spagna, Italia, Ungheria e Grecia, hanno annunciato che chiuderanno temporaneamente per la giornata di mercoledì a causa della minaccia di attacco aereo, nel contesto della retorica sempre più dura da parte della Russia.
Gli attacchi aerei di droni e missili, a volte massicci, sono quasi quotidiani a Kiev da settimane e sono molto regolari dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2024.
Gli allarmi antiaerei sono suonati anche a Kiev più volte durante la notte e il giorno. I droni sono stati abbattuti e non sono state segnalate vittime.
La chiusura delle rappresentanze diplomatiche di mercoledì fa seguito all’avvertimento dell’ambasciata americana, che ha avvertito di un “possibile attacco aereo significativo” contro l’Ucraina. “La minaccia di scioperi è purtroppo una realtà quotidiana per gli ucraini da più di mille giorni”, ha risposto la diplomazia ucraina, negando che mercoledì il rischio sarebbe maggiore.
Ha invitato gli occidentali a non alimentare “la tensione” mantenuta da giorni da Mosca, che ha fatto ancora una volta ricorso alla sua retorica nucleare di fronte al via libera dato da Washington agli attacchi missilistici americani sul territorio russo.
L’intelligence militare ucraina, la GUR, gli ha detto che la Russia stava effettuando un “massiccio attacco psicologico e informativo” contro l’Ucraina attraverso messaggi circolati sui social network che avvisavano di imminenti bombardamenti.
Gli ultimi massicci attacchi di domenica in Ucraina hanno preso di mira ancora una volta il sistema energetico del paese, provocando interruzioni di corrente. Da allora, anche in tutta l’Ucraina sono stati colpiti diversi edifici residenziali, provocando numerose vittime.
La Russia ha aumentato negli ultimi giorni gli avvertimenti contro l’Ucraina e l’Occidente, in risposta al via libera dato dagli Stati Uniti a Kiev per colpire il suolo russo con i missili a lungo raggio consegnati.
Il primo di questi attacchi, un attacco contro una installazione militare nella regione russa di Bryansk utilizzando missili americani ATACMS con una gittata di 300 km lanciati dall’Ucraina, è avvenuto martedì, secondo Mosca e Kiev.
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