Di Figaro
Pubblicato
3 ore fa,
aggiornato alle 23:16
La leggenda spagnola fa il punto dopo la sconfitta contro l’olandese Botic Van de Zandschulp (6-4, 6-4) questo martedì, a Malaga, nella prima partita dei quarti di finale.
La sua emozione durante gli inni : «È stata una giornata ricca di emozioni prima di quella che potrebbe essere la mia ultima partita sia a livello individuale che professionale. Certo, le emozioni durante quello che forse sarà il mio ultimo inno professionale, sono state speciali. E poi, con varie emozioni, ha reso le cose più difficili. Ho cercato di dare il massimo, restare il più positivo possibile, giocare con la giusta energia, non bastava, complimenti a Botic, era più bravo di me. Niente altro da dire, non c’è bisogno di fare ulteriori analisi (sorride)».
Il processo di selezione : «Ciò che è interno deve rimanere interno, ma non è stata una decisione facile per il capitano (David Ferrer). Credo che David abbia deciso di giocare contro il giocatore che secondo lui aveva le migliori possibilità di vincere. Fin dall’inizio gli ho detto che non aveva alcuna pressione per mettermi in campo. Non ero sicuro di giocare, questa è la verità. Durante la settimana ci sono state molte conversazioni. Dopo l’allenamento di ieri (lunedì) è stato positivo, mi sono allenato bene e David era fiducioso che fossi il giocatore che avrebbe giocato. Le cose potrebbero andare bene… oppure no. Interpretarmi era un rischio, ovviamente. Ma il capitano deve prendere delle decisioni. Ha fatto la sua scelta pensando a cosa fosse meglio per la squadra, ne sono sicuro, non per me, e questo lo rispetto. Cerco di rendergli le cose semplici in modo che possa decidere cosa vuole. Ho parlato anche dell’ipotesi di inserire Roberto (Bautista Agut) per tutta la settimana (sorride). Ma ha scelto di farmi giocare. Non ho niente, nessun infortunio per dire che non sono pronto per giocare. Lo ha deciso dopo averci visto in allenamento e rispetto questa scelta, lo ringrazio per questa opportunità»
Leggi anche
Tennis: Rafael Nadal, una leggenda della terra e dell’oro
Se fossi capitano, probabilmente farei un cambiamento e non giocherei la partita successiva.
Raffaello Nadal
Se questa fosse stata la sua ultima partita… oppure no : «Non è una mia decisione. Ecco perché abbiamo un capitano (sorride). Non sono il capitano. Ha preso una decisione oggi. Spero che ci qualificheremo (per le semifinali). Probabilmente la decisione di giocarmi non ha funzionato… La soluzione più semplice, e forse quella giusta, sarebbe quella di cambiare. E’ la verità… Questo è quello che penso. Se fossi capitano, probabilmente farei un cambiamento e non verrei giocato la partita successiva. Questa è la mia sensazione. Ma alla fine, non è una mia decisione. Sono sicuro che prenderà la decisione migliore per la squadra. In un certo senso va bene. Potrebbe essere stata la mia ultima partita, potrebbe essere stata la mia ultima partita… se non succedesse nulla. Ho perso la mia prima partita in Coppa Davis, ho perso la mia ultima partita in Coppa Davis, il cerchio si chiude (sorride).»
Se questo potenziale finale gli andasse bene : «Le cose sono quello che sono! Quello che sarebbe soddisfacente sarebbe dare il punto alla squadra, aiutarla ad avanzare nella competizione e così non è stato. Sono venuto con l’obiettivo di aiutare la squadra. Sono stato selezionato per giocare, ho provato a vincere, non è stato possibile. In questa fase della mia carriera non posso lamentarmi: sto dando il massimo, cerco di divertirmi, giocando con la giusta energia, il giusto atteggiamento. Semplicemente non ha funzionato… Era una possibilità. Spero che Carlos (Alcaraz) vinca la sua partita e il doppio, spero che continueremo. In ogni caso continuerò a lavorare duro ogni giorno nel caso in cui la squadra avesse ancora bisogno di me. Altrimenti la aiuterei dalla panchina»
Commenti raccolti in conferenza stampa
Belgium
Related News :