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La Russia afferma che Kiev ha colpito il suo territorio martedì notte con missili a lungo raggio statunitensi

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Sei missili ATACM sono stati lanciati martedì, intorno alle 3:25, nella regione russa di Bryansk, assicura il Ministero della Difesa russo.

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Pubblicato il 19/11/2024 16:01

Aggiornato il 19/11/2024 16:38

Tempo di lettura: 2 minuti

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La località di Novy Ropsk, nella regione di Bryansk in Russia, il 3 marzo 2023. (KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP)

La prima in 1.000 giorni di guerra in Ucraina. Martedì 19 novembre la Russia ha affermato che l’Ucraina aveva attaccato durante la notte il suo territorio con missili americani a lungo raggio. Questa affermazione arriva pochi giorni dopo il via libera di Washington a Kiev per colpire il suolo russo con questi missili ATACM, che Mosca aveva presentato come una linea rossa.

Sei missili ATACM sono stati lanciati martedì intorno alle 3:25installazioni militari nella regione di Bryansk, ha riferito il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia Tass. La difesa antiaerea abbatté cinque di questi missili e ne danneggiò un altro. I detriti sono caduti sul luogo di un’installazione militare, provocando un incendio che è stato spento. La Russia non riporta vittime o distruzioni.

Mentre diversi media ucraini, riferendo commenti di funzionari ucraini anonimi, affermano che Kiev è effettivamente all’origine di questi spari, Volodymyr Zelenskyj non ha né negato né confermato questa informazione. Il presidente ucraino si è limitato a dire che il suo Paese ha a disposizione l’ATACM e lo farà “usateli”.

L’Ucraina chiede da molti mesi di poter colpire “in profondità” obiettivi militari sul territorio russo per sconvolgere la logistica dell’esercito russo che quotidianamente bombarda le sue infrastrutture e le sue città, provocando la morte di numerosi civili. Vladimir Putin, da parte sua, ha reagito martedì firmando il decreto che formalizza la sua nuova dottrina nucleare, che amplia la possibilità di utilizzare armi atomiche.

Questi scioperi segnano a “nuova fase” nel conflitto e “Mosca risponderà di conseguenza”ha dichiarato dal canto suo il ministro degli Esteri russo. Sergei Lavrov invita inoltre l’Occidente a leggere integralmente la dottrina nucleare russa aggiornata, senza specificare ulteriormente cosa intendesse con ciò. Questi scioperi segnano a “nuova fase” nel conflitto, ha avvertito.

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