Ti sei perso le notizie stamattina? Abbiamo messo insieme un riepilogo per aiutarti a vedere le cose più chiaramente.
In Europa continua lo stallo sull’accordo con il Mercosur. E le differenze riguardano il motore stesso dell’Unione europea: la coppia franco-tedesca. “Dopo più di vent’anni [de négociations] ora dobbiamo finalmente finalizzare l’accordo di libero scambio con il Mercosur”, ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante una conferenza stampa a margine del vertice del G20 in Brasile. Il testo suscita però una forte opposizione, soprattutto da Parigi. Il mondo agricolo si mobilita ancora una volta in Francia contro questo trattato. E per scoprire tutto sull’azione degli agricoltori questo martedì, la redazione di 20 minuti tiene un live per te tutto il giorno.
Questo martedì segna una data tristemente simbolica per Kiev. Sono infatti trascorsi esattamente 1.000 giorni da quando Putin ha lanciato la guerra contro il suo vicino. In attesa di sapere se Donald Trump continuerà a sostenerlo contro il Cremlino, Volodymyr Zelenskyj, le cui truppe sono in difficoltà sul campo, può per il momento contare ancora su Parigi e Washington. Emmanuel Macron lunedì ha giudicato “del tutto buona” la decisione degli Stati Uniti di autorizzare l’Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio in Russia. Secondo il Capo dello Stato, questa scelta “è stata innescata anche da un cambiamento profondo di questo conflitto da non sottovalutare, ovvero l’impegno delle truppe nordcoreane a fianco della Russia su quello che è il suolo europeo.
Presto sarà più costoso farsi curare. Il tasso di rimborso dei medicinali da parte della Previdenza sociale diminuirà infatti del 5% l’anno prossimo, così come la copertura delle visite mediche, ha annunciato lunedì il ministro della Salute, Geneviève Darrieussecq. In apertura dei dibattiti sul disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale per il 2025, il ministro ha dato una litania di cattive notizie. Confermato così uno “scivolamento” della spesa farmaceutica nel 2024, “stimato in 1,2 miliardi di euro”, che il governo intende limitare dopo un “dialogo con i produttori per trovare meccanismi di compensazione”.
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