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il Comune prende in mano la situazione per la demolizione dell'ex centro commerciale Ozon

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Un consiglio comunale straordinario è stato convocato la sera di lunedì 18 novembre 2024 a Châtellerault. Ciò ha comportato l’approvazione urgente di deliberazioni sulla zona desolata del centro commerciale Ozon, Place Churchill, distrutta da un incendio durante i disordini dell’estate 2023.

“I residenti di Ozon ci chiamano regolarmente. La gente dice di essere stata dimenticata. Vogliamo dimostrare che le cose si stanno muovendo e che stiamo facendo progressi in materia. Se non prendiamo il controllo, tra cinque anni saremo allo stesso punto”ha riassunto il sindaco Jean-Pierre Abelin.

Il Comune si farà carico di parte della demolizione

In una vicenda giuridica molto complicata, dove le compagnie assicurative combattono una battaglia, il Comune ha preso due decisioni. La prima è che acquista per la somma di 12.489 euro dai tre comproprietari interessati i lotti e il passaggio comune, situati dal 16 al 22 di rue Émile-Georget, a sud del centro commerciale. “Il comune stesso distruggerà l’intero spazio”spiegano i servizi del Comune. Il costo del progetto è stimato intorno agli 80.000 euro.

Per la parte nord del centro commerciale (ex tabaccheria e ufficio postale), l'attuale fiduciario – Boisson-Leray a Châtellerault – sarà lui stesso responsabile della demolizione. Il Comune riacquisterà, allo stesso prezzo al metro quadrato del Sud (48 euro), il terreno demolito per la cifra di 56mila euro.

Questa doppia operazione consentirà di coordinare meglio ma soprattutto di accelerare la distruzione di questa zona desolata, probabilmente a partire dall’inizio del 2025. “Domani presenteremo il permesso di costruire”assicuriamo dai servizi del municipio.

Qual è il prossimo passo? Come sappiamo, il comune vuole creare uno spazio verde al posto del centro commerciale bruciato. Ma ciò non avverrà senza consultazione, come ha chiarito il sindaco di fronte alle insistenti domande del funzionario eletto dell'opposizione (Renaissance) David Simon.

Abbiamo inoltre appreso di sfuggita che finora due aziende hanno accettato di trasferirsi nei locali allestiti da Sem Habitat, rue Alfred-de-Vigny (ex Coop), in questo caso il caffè Le Samovar e la Sala Stampa. C'è ancora una cella libera.

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