Cosa pensano le organizzazioni sindacali del libero scambio?
Senza essere ostile al libero scambio, l'alleanza FNSEA-JA denuncia un'”Europa del setaccio” che lascia entrare prodotti agricoli “che non rispettano gli standard imposti agli agricoltori europei”, esigendo “mezzi di produzione”, tra cui maggiori riserve d'acqua e l'accesso ai pesticidi vietati in Francia ma autorizzati altrove in Europa.
IL Coordinamento rurale (CR, 2a Unione agricola) chiede “un vero piano di salvataggio”, chiedendo di “estrarre l'agricoltura da tutti gli accordi di libero scambio”. Chiede aiuti più massicci in termini di liquidità, un “GNR limitato a un euro tasse incluse” e vuole che lo Stato reprima le grandi cooperative che “si sono sviluppate a livello internazionale e esternalizzano i loro risultati”.
Dalla parte del Confederazione contadina (3a Unione agricola), la questione centrale resta quella del “reddito degli agricoltori”. Il sindacato chiede “prezzi minimi garantiti” e sostegno alle riforme strutturali per sostenere la transizione agroecologica.
Related News :