Israele ha denunciato come “di parte” e “anti-israeliano” un rapporto di un comitato speciale delle Nazioni Unite secondo il quale i metodi di guerra impiegati da Israele nella Striscia di Gaza “corrispondono alle caratteristiche del genocidio”. Questo rapporto “costituisce un esempio sconcertante della trasformazione dell’ONU in un’organizzazione usata come pedina dai terroristi”, si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri israeliano condivisa nella notte tra sabato e domenica dal suo portavoce, Oren Marmorstein, su X.
Il documento, che sarà presentato lunedì all’Assemblea generale dell’ONU a New York, è stato redatto da un comitato speciale dell’ONU. Quest’ultimo è stato creato nel 1968 con il compito di indagare sulle pratiche israeliane nei territori palestinesi occupati, conquistati l’anno precedente da Israele (Cisgiordania e Striscia di Gaza).
“Attraverso l’assedio di Gaza, l’ostruzione degli aiuti umanitari, gli attacchi mirati e l’uccisione di civili e operatori umanitari, nonostante i ripetuti appelli delle Nazioni Unite, gli ordini vincolanti della Corte internazionale di giustizia e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza, Israele causa intenzionalmente la morte , fame e gravi lesioni”, ha affermato giovedì il comitato in una dichiarazione.
Si tratta di “false affermazioni”, secondo il Ministero degli Esteri, che sottolinea che la guerra condotta da più di un anno da Israele contro Hamas mira solo a “smantellare le installazioni terroristiche” del movimento islamista palestinese. Come spesso accade, il ministero afferma che è il movimento islamico che “usa i civili come scudi umani” e non Israele a prendere di mira “la popolazione di Gaza”. “Israele resta pienamente impegnato a facilitare la continua fornitura di aiuti”, aggiunge la dichiarazione, il che suggerisce che l’ONU ha fallito nel suo compito di distribuire aiuti internazionali agli abitanti di Gaza.
Le organizzazioni umanitarie, comprese quelle che fanno capo alle Nazioni Unite, affermano regolarmente di incontrare notevoli blocchi, in particolare amministrativi, per operare nel territorio palestinese assediato e in preda a una crisi umanitaria. Gli Stati Uniti hanno già “inequivocabilmente” disapprovato le conclusioni del rapporto delle Nazioni Unite, ritenendo le sue accuse “infondate”.
La guerra è stata scatenata dall’attacco senza precedenti effettuato da Hamas il 7 ottobre 2023 nel sud di Israele, dalla Striscia di Gaza. L’incidente ha provocato la morte di 1.206 persone da parte israeliana, la maggior parte civili, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali e inclusi ostaggi morti o uccisi durante la prigionia a Gaza.
La risposta israeliana a Gaza ha provocato 43.846 morti, in maggioranza civili, secondo i dati del ministero della Sanità di Hamas, ritenuti attendibili dall’Onu.
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