La scrittrice zurighese Zora del Buono ha ricevuto domenica il 17° Premio svizzero del libro per il suo romanzo «Seinetwegen». In questo lavoro indaga sulla morte di suo padre, morto in un incidente stradale all’età di 33 anni.
L’autrice aveva otto mesi quando il padre morì alla guida della sua automobile, nell’agosto del 1963. La giuria, in un comunicato stampa di domenica, ha elogiato un testo “che preoccupa tutti nonostante parli della morte” del padre di Zora del Buono.
La scrittrice italo-svizzera mescola nel suo romanzo statistiche, atti giudiziari e scene di vita «con una facilità sconcertante», secondo la giuria. Questo testo “silenzioso, senza pretese e intriso di forza esistenziale” parla di colpa, perdita e riconciliazione, sottolineano i cinque membri della giuria.
“Seinetwegen” non è stato tradotto in francese. Creato nel 2008 e dotato di 30’000 franchi, il Premio svizzero del libro è un’iniziativa dell’associazione LiteraturBasel e dell’Associazione svizzera dei librai ed editori (SBVV). Ogni anno premia i libri scritti in tedesco da autori svizzeri o che vivono in Svizzera.
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