Lo scorso ottobre, le autorità hanno posto in stato di calamità naturale quasi 380 comuni francesi colpiti dalle violente inondazioni che hanno colpito la Francia. Ma quali sono i dipartimenti più a rischio?
Un fenomeno meteorologico che sta guadagnando slancio. Il 5 novembre, il governo francese ha riconosciuto, tramite un decreto, lo stato di calamità naturale per quasi 380 comuni francesi colpiti dalle inondazioni, in particolare nel Centro-Est e nel Sud.
Undici dipartimenti sono interessati da questa misura: Alpi Marittime, Ardèche, Corrèze, Eure-et-Loire, Loira, Alta Loira, Loira Atlantica, Lozère, Rodano, Yvelines ed Essonne. Ma quali sono i dipartimenti più a rischio inondazioni?
Pas-de-Calais particolarmente esposto
Dal 1982, la banca dati Gaspar elenca tutti i decreti che dichiarano lo stato di calamità naturale per ciascun comune francese. Permette di localizzare il numero di inondazioni riconosciute come tali sul territorio francese.
In cima alla classifica troviamo l’Haute-Saône. Dal 1982, il governo ha emesso 4.039 ordini di calamità naturali legati alle inondazioni. Al secondo posto, il dipartimento più colpito è il Pas-de-Calais con 3.907 arresti.
Nel 2023, il dipartimento del Pas-de-Calais, che ha subito diversi episodi di inondazioni devastanti, ha concentrato da solo più di un quarto (277) dei 1.047 episodi di inondazioni riconosciuti come catastrofi naturali su scala nazionale globale.
Secondo i dati di Gaspar, le zone più sensibili si trovano in tutto il nord-est del Paese, nel sud-ovest e lungo la valle del Rodano. D’altro canto, i dipartimenti centrali e il settore attorno alla Bretagna sono piuttosto risparmiati.
Bello, ville record
Per quanto riguarda le città, Nizza detiene il record per numero di decreti che riconoscono lo stato di calamità naturale per inondazioni, con 29 decreti, secondo i dati del Ministero della Transizione ecologica. Completano la classifica i comuni di La Trinité, Antibes e Cagnes-sur-Mer, nelle Alpi Marittime.
Nel 2019, secondo i risultati forniti dal ministero, circa 18,5 milioni di persone (pari al 27,4% della popolazione francese) risiedevano in una zona potenzialmente allagabile (straripamento di corsi d’acqua e/o sommersione marina). Il 73,5% di loro viveva in un comune dotato di un piano di prevenzione del rischio alluvioni.
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